19-07-2018 ore 20:30 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Eventi pubblici e sicurezza, la direttiva degli Interni. Bonaldi: ‘è una misura da verificare’

La direttiva sulle misure di sicurezza da adottare in occasione di pubbliche manifestazioni ed eventi di pubblico spettacolo è stata diramata dal ministero dell’Interno (integrale in allegato). Il ministro Matteo Salvini s’è detto soddisfatto “per un intervento di semplificazione tanto atteso dalle realtà associative di tutto il territorio nazionale: riconosce centralità all’amministrazione comunale e al sindaco per garantire adeguati standard di sicurezza nell’organizzazione di eventi senza eccessi di burocrazia”.

 

Approccio flessibile alla gestione del rischio

“Le nuove indicazioni operative - ha sottolineato il sottosegretario Stefano Candiani – intendono assicurare un approccio flessibile alla gestione del rischio, parametrando le misure cautelari rispetto alle vulnerabilità legate a ciascun evento. L’obiettivo è quello di superare le criticità applicative delle precedenti direttive rendendo le prescrizioni maggiormente conformi alle peculiarità del territorio e delle manifestazioni programmate a livello locale”.


Complicato la vita agli enti locali”

Per il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, “è indubbio che le misure adottate dopo i fatti di Torino con la circolare Gabrielli abbiano di molto complicato la vita agli enti locali, così come in generale alle Forze dell'ordine e certamente anche agli organizzatori di eventi. Con adempimenti legati a safety e security spesso appesantiti da aggravi burocratici. Non siamo ancora in grado di valutare la portata delle nuove misure, che ci riserviamo di studiare nei prossimi giorni. Certamente se vanno nella direzione della semplificazione le realtà organizzatrici tireranno un respiro di sollievo”.


Il carico di responsabilità

“Ciò che mi preoccupa, ma che mi riservo di verificare, è il passaggio che, esaltando la novità, evidenzia maggiori poteri e discrezionalità in capo ai sindaci. Come se non avessero già un sufficiente carico di responsabilità, ecco, questo, che al momento è un dato da approfondire, è comunque motivo di apprensione, anche perché è evidente che poi chiama in causa il lavoro degli uffici comunali, dalla Polizia Locale, all'ufficio Commercio, ai servizi Tecnici, a quelli che si occupano di occupazione suolo pubblico. Non vorremmo che la semplificazione per gli organizzatori si rivelasse un appesantimento per i Comuni”.

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