19-07-2014 ore 12:12 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Crema, tentato omicidio alla Caritas. Ferito gravemente un settantenne cremasco. Italiano arrestato dalla polizia

Tentato omicidio ieri pomeriggio poco dopo le 17 presso la Casa di accoglienza Giovanni Paolo II, in via Toffetti a Crema. Un uomo, Antonio A. italiano di 50 anni, è entrato negli uffici e si è scagliato contro Francesco B., cremasco di 67 anni, colpendolo più volte con un coltello da cucina per poi darsi alla fuga in sella ad una bicicletta.

 

I soccorsi

Subito sono scattati i soccorsi allertati da un collega del ferito che sentite le urla, dal primo piano si è precipitato in sala d’attesa. Sul posto sono giunte l’automedica e l’ambulanza del 118 ed un equipaggio della squadra volante del commissariato. Sin da subito sono apparse gravi le condizioni del ferito. Dopo le prime cure sul posto, l’uomo è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Maggiore dove i medici, viste le ferite ed il fatto che il cremasco sia cardiopatico, si sono riservati la prognosi. Nonostante un lieve miglioramento nella notte, l’uomo rimane in pericolo di vita.

 

La stanza dove è avvenuta l'aggressione (foto © Cremaonline.it)

 

L’arresto e il trasferimento in carcere

Sul posto sono confluite altre volanti, l’anticrimine e la scientifica per i rilievi di rito. Immediate le ricerche che dopo un’ora circa hanno portato all’individuazione e all’arresto, in viale Europa nei pressi della Caritas, del malvivente. Antonio A., privo del coltello, alla vista degli agenti ha opposto resistenza ma è stato bloccato e ammanettato. Accompagnato in commissariato, dopo le formalità di rito, nella notte è stato trasferito al carcere di Cremona dove è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per rispondere dei reati di tentato omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.

 

Aggressione per futili motivi

Solo verso le 24 gli agenti hanno trovato l’arma: il coltello era stato gettato nel giardino di una villetta in via Einaudi, a lato del campo sportivo dei Sabbioni. Dalle prime indiscrezioni l’aggressione è nata per futili motivi.

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