19-03-2020 ore 17:42 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Inizia la costruzione dell'Ospedale da campo al Maggiore. Attesi medici cubani

L’installazione dell’ospedale da Campo presso il Maggiore di Crema è offerta dall'Esercito italiano, con gli uomini del 3° Reparto sanità di Bellinzago Novarese, in collaborazione con la Protezione civile. In commissione sanità l’assessore Giulio Gallera ha spiegato che “la Regione non ha più medici” e che non avrebbe potuto garantire l’operatività della struttura. Poco dopo ha invece comunicato all’Ansa che alla città di Crema sarebbero destinati dei medici cubani. Nella conferenza stampa delle 17.30 Gallera ha assicurato che "sabato pomeriggio 53 medici e infermieri cubani - esperti, hanno lavorato anche su Ebola - andranno ad alleviare le fatiche dell’ospedale di Crema. Prenderanno servizio domenica". Secondo Matteo Piloni “non è il tempo della confusione. Così come si sta lavorando, e giustamente, per l'Ospedale da campo a Bergamo, è necessario sostenere tutti l'operazione di un'ospedale da campo a Crema”.

 

 

Certezze e risposte

“Qui, come a Cremona (il cui ospedale da campo con il personale necessario offerti da una Ong americana, grazie alla protezione civile, è in allestimento), con i medici, gli operatori e gli infermieri, insieme ai sindaci e il territorio tutto, stiamo affrontando l'emergenza dal 23 febbraio”. Come sottolinea il consigliere regionale Piloni, “è quasi un mese. Abbiamo bisogno di certezze e risposte”. Alla Regione è stato inoltre richiesto di effettuare “tamponi a tutto il personale sanitario, al personale e ai pazienti delle RsA dove, va ribadito, non devono arrivare pazienti Covid-19”.

 

Asintomatici

I tamponi vanno effettuati “anche ai lavoratori che non possono fare smart working e a quelle realtà dove il numero di anziani soli e le condizioni di fragilità diventano un grande fattore di rischio. Perché? Gli asintomatici non rilevati sono una delle cause dell'inarrestabile diffusione dell'epidemia. Più verifiche faremo per trovare i positivi e prima ne usciremo. Come? “Puntando sulla rete di medicina territoriale che oggi, in Lombardia, non esiste. E per questo è importante avere la disponibilità di più laboratori attrezzati per processare i tamponi”.

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