18-12-2015 ore 13:07 | Cronaca - Scannabue
di Silvia Tozzi

A Scannabue tornano gli animali della Fazenda: le proteste degli animalisti

La Fazenda Rocco di Scannabue anche quest'anno ha organizzato un presepe con i suoi animali accanto al cimitero. Nella capanna ci sono conigli, oche, galline, un pony, capre, asini e due dromedari. Al riguardo CremAnimale ha fatto partire un mail bombing sottolineando che “tutte queste creature sono sottoposte ad uno stress tremendo, alla mercé di rumori assurdi, disturbati dalle tante persone che non perdono occasione per urlare, toccarli, fotografarli e spaventarli in ogni modo. Ogni esser vivente ha il diritto ad essere trattato con rispetto e di vivere degnamente: detenendo questi poveri animali in modo così osceno, non sono si ledono i fondamentali diritti animali sanciti da diverse leggi, ma anche i diritti morali che ogni essere umano doverebbe avere nei confronti di esseri viventi indifesi!”

 

L'esposto

L'associazione UNArivolta Onlus, che lo scorso anno si era rivolta ai carabinieri e aveva ottenuto lo smantellamento della capanna in piazza, ha presentato un esposto, spiegando tra l'altro che “gli animali, soprattutto gli equini, non hanno possibilità di movimento. Possono, fortunatamente, stare accucciati o in piedi, ma - soprattutto per i dromedari - è per loro impossibile muovere anche un solo passo”.

 

Il pericolo

Entrando nel dettaglio, “i camelidi di norma occupano in box 12 metri quadrati se uno solo, più 4 metri quadrati ogni animale in più. Queste dimensioni non sono rispettate. Inoltre, i dromedari vanno tenuti a debita distanza dal pubblico, in quanto possono mordere. I due camelidi di Scannabue sono facilmente raggiungibili, si possono toccare, e non sono custoditi: potrebbero mordere qualcuno, anche un bambino”.

 

Custodia

La mancanza di custodia si aggrava di notte: “gli animali sono lasciati soli in una struttura aperta e quindi esposti a pericoli, come atti vandalici, furti o episodi di crudeltà, purtroppo non rari”. Riguardo alla notte, UNArivolta fa rilevare anche il diritto degli animali a non essere esposti a luce continua, “mentre essi sono esposti la notte a forte luce artificiale”.