18-09-2019 ore 00:00 | Cronaca - Milano
di Riccardo Cremonesi

Bus dirottato, prima udienza del processo a Sy Ousseynou. Le richieste di parte civile

Stamattina si è svolta, presso la Corte d'Assise di Milano, la prima udienza del processo a carico di Sy Ousseynou, l'autista che lo scorso 20 marzo ha dirottato un bus con a bordo 50 studenti della scuola media Vailati di Crema. La vicenda si era conclusa, grazie all'intervento dei carabinieri, a San Donato Milanese lungo la Paullese con il bus in fiamme e tutti gli occupanti salvi. L'uomo, 47 anni di origini senegalesi, che ha deciso di non ricorrere al rito abbreviato è accusato di strage, sequestro di persona aggravato dalla minore età degli studenti, incendio, resistenza e lesioni. I reati contestati sono aggravati dalla finalità di terrorismo.

 

Richiesta di danni ad Autoguidovie e al Miur

L'udienza, che ha avuto un carattere prettamente formale, ha visto la richiesta di costituirsi parte civile da parte dei 50 studenti, dei due insegnanti e la bidella che erano a bordo del bus, di Autoguidovie e del Comune di Crema. Inoltre l'avvocato Antonino Andronico, che rappresenta alcuni degli studenti coinvolti, ha citato come responsabili civili la società di trasporto pubblico (in quanto datore di lavoro di Sy) e il Ministero dell'Istruzione per essersi avvalso del servizio di trasporto di Autoguidovie. Dopo circa un'ora e mezza il presidente Ilio Mannucci Pacini ha aggiornato il processo al 21 ottobre, annunciando che le udienze si terranno tutti i lunedì per velocizzare i tempi della sentenza. Non è escluso che gli studenti non vengano chiamati a deporre ma si faccia riferimento ai verbali redatti durante le indagini: questo per evitare ai ragazzi di rivivere il trauma.

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