Ieri pomeriggio si è tenuta una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, presieduta dal prefetto Antonio Giannelli. All’incontro hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine, il presidente dell’amministrazione provinciale, il sindaco di Cremona, l’assessore alla sicurezza e il comandante della polizia locale. Ospiti il procuratore della repubblica di Brescia, a capo della Dia, la Direzione distrettuale antimafia, Francesco Prete e il procuratore della Repubblica di Cremona, Silvio Bonfigli, oltre al sostituto procuratore presso il Tribunale dei minori di Brescia, Lara Ghirardi.
Compattezza istituzionale
Fortemente voluta dal prefetto per “testimoniare l’unitarietà dell’azione delle istituzioni statali nella prevenzione e nel contrasto delle diverse forme di criminalità”, all'ordine del giorno della riunione temi di “interesse e attualità” per il territorio della provincia di Cremona, a partire dalle “infiltrazioni della criminalità organizzata nel sistema degli enti locali e nel tessuto produttivo provinciale”. I referenti istituzionali hanno approfondito e definito il protocollo siglato tra la Dia ed i prefetti di Brescia, Bergamo, Mantova e Cremona, basato su uno “scambio costante e strutturato di informazioni rilevanti ai fini investigativi e preventivi”. Si tratta di “un passo importante nel potenziamento dell’azione istruttoria del Gruppo interforze antimafia, che opera anche presso la Prefettura di Cremona”.
Il dettaglio degli interventi
Complessivamente tra ottobre 2024 e maggio 2025 sono state controllate 77.286 persone e 41.157 veicoli, impiegando 4.995 unità di personale, con un incremento di 490 (+10,9%), rispetto al periodo tra ottobre 2023 e maggio 2024. Il personale aggiuntivo messo a disposizione per i controlli ammonta a 1451 unità: 871 nell’ambito di Cremona, 474 nell’ambito di Crema e 106 nell’ambito di Casalmaggiore. Tra ottobre e maggio sono stati effettuati vari controlli interforze in zone “particolarmente sensibili” del territorio provinciale.
Espulsioni e allontanamenti
A Cremona sono state impiegate 300 unità, a Crema una sessantina. Entrando nel dettaglio, sono state controllate 1.953 persone: 594 dall’ottobre 2024 al 31 dicembre 2024 e 1.359 dall’inizio del 2025 al 31 maggio 2025. Da ottobre 2024 a maggio 2025 sono stati disposti 146 provvedimenti di espulsione di stranieri irregolari, di cui: 65 eseguiti con accompagnamento alla frontiera o nei Cpr, i centri di permanenza per rimpatrio. Venti sono stati eseguiti nel periodo ottobre-dicembre 2024, mentre 45 nel periodo gennaio-maggio 2025 (con un incremento del 100 per cento). Sono stati effettuati 54 ordini di allontanamento: 41 per abuso di bevande alcoliche; 5 per accattonaggio o bivacco; 4 per atti contrari alla pubblica decenza e/o molestia alle persone; 4 per detenzione sostanze stupefacenti.
Controlli mirati
Per il comitato provinciale “l’aggiunta di numerosi servizi straordinari sull’intero territorio provinciale, con l’impiego delle unità aggiuntive di personale ha contribuito ad un risultato positivo”. In particolare con la messa in campo di “specifici servizi interforze coordinati dalla Questura nelle zone particolarmente sensibili, individuate durante il tavolo tecnico successivamente inseriti nei Regolamenti comunali di polizia urbana di Cremona, Crema, Casalmaggiore, Piadena e Soresina”. Rispetto all’anno precedente, tra l’1 ottobre 2024 e il 31 maggio 2025 in provincia di Cremona sono diminuiti del 6% i furti in abitazione (da 773 a 722), mentre sono aumentate del 26% le rapine (da 73 a 92), in particolare negli esercizi commerciali (da 14 a 20). In aumento del 3,5% le lesioni personali (da 253 a 262), con un incremento del 200% se commesse da minorenni (da 5 a 15), “che hanno destato una significativa preoccupazione tra la gente per le modalità con cui sono stati compiuti”. La Procura dei minori ha sottolineato “l’attenzione costante al fenomeno, confermata dal fatto che tutti gli autori sono stati al momento individuati, anche grazie alla intensa attività messa in campo dalle forze di polizia”. In aumento del 5 per cento anche le violenze sessuali (da 20 a 21).