Un misto di emozioni: stupore, ansia, gioia. È questo quanto si è appreso dagli studenti che hanno iniziato oggi una delle tappe più importanti della loro vita: l’esame di Stato, meglio conosciuto come maturità nelle scuole secondarie di secondo grado. Nel cremasco sono oltre mille gli studenti che questa mattina, giovedì 18 giugno, sono ritornati sui banchi per la prima prova, quella di italiano, uguale per tutte le classi d’Italia e decisa dal ministero dell’istruzione e del merito. Questa mattina, poco prima delle 8.30, il ministro Giuseppe Valditara ha augurato buon lavoro alle ragazze e ragazzi impegnati nell’esame.
Percorsi post esame
Nelle classi, come all’istituto Galilei di Crema, il più grande del territorio della provincia di Cremona, questa mattina (18 giugno) non volava una mosca. Gli studenti, con le rispettive commissioni erano assorti a leggere le tracce, sette, per poi decidere quale sviluppare. Con loro sia i componenti della commissione interna che esterna. La dirigente scolastica Paola Orini ha augurato loro il meglio sia per le prove che per il futuro. Dopo la maturità per gli alunni si aprono tre scenari: il lavoro, l’università o il percorso Its Academy Cremona. Al tema di italiano, domani 19 giugno, seguiranno le materie proprie di ogni indirizzo di studio
Le sette tracce
Le tracce del tema di italiano sono l’analisi del testo di una poesia di Pier Paolo Pasolini, tratta dall'opera "Dal diario": si tratta di "Appendice uno”, poesia priva di titolo che rappresenta il sunto dell'itinerario letterario che l'autore ha percorso fin dagli anni della sua giovinezza. La seconda analisi del testo è un brano del Gattopardo di Tomasi di Lampedusa: si tratta del passaggio in cui si parla della visita di Angelica, fidanzata di Tancredi, alla famiglia dei principi di Salina. Poi ancora: “Gli anni trenta, il decennio che sconvolse il mondo” di Piers Brendon, una riflessione sulla parola dell’anno Treccani, “Rispetto”, tratto da un articolo del caporedattore di Avvenire, Riccardo Maccioni, “Un quarto d’era (geologica) di celebrità” del filosofo Telmo Pievani, “I giovani, la mia speranza” del giudice antimafia Paolo Borsellino, un articolo su “L’indignazione è il moto del mondo social. Ma serve a qualcosa?” di Anna Meldolesi e Chiara Lalli.