


In relazione al report di Greenpeace riguardo la presenza di Pfas (sostanze chimiche impiegate in vari comparti industriali, note come 'inquinanti eterni') nella rete idrica di Crema, il presidente di Padania Acque, Cristian Chizzoli precisa che “non c’è alcun rischio per la potabilità e la sicurezza dell’acqua distribuita dagli acquedotti della provincia di Cremona e nemmeno per la salute delle persone, che possono continuare a bere l’acqua del rubinetto che arriva nelle nostre case e che è anche disponibile in tutti i punti di erogazione pubblici, come le fontanelle e le case dell’acqua”.
Dati parziali e superati
“Il report di Greenpeace pubblicato questa mattina sul Corriere della Sera - commenta il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi - ha generato allarme nella popolazione e sono felice che Padania Acque, prontamente sentita, abbia già avuto modo di precisare i dati riportati. Siamo rassicurati nell’apprendere che quanto pubblicato, diversamente da quanto possa apparire dalla lettura dell'articolo e del report, non evidenzia criticità attuali, fondandosi su dati forniti dalla stessa Padania Acque parziali ed ormai superati, in particolar modo rispetto al tema del pozzo di via Ferrario, già risolto nel 2021”.
“Nessun problema a Crema”
“È fondamentale aver acquisito la conferma e la garanzia sulla qualità dell’acqua destinata all'uso domestico nel comune di Crema, per rassicurare la popolazione. Detto ciò, non si intende disconoscere il valore del monitoraggio effettuato, poiché è corretto mantenere alta l’attenzione in termini generali sull’uso industriale di determinate sostanze, nonché sui pericoli connessi. È importante però poter affermare, oggi, che non esiste un "problema Crema" sulla qualità dell'acqua d'uso domestico”.