Proseguono le vaccinazioni anti Covid nelle case di riposo e strutture socio assistenziali del territorio. Alla fondazione Milanesi e Frosi di Trigolo sono iniziate mercoledì 13 gennaio. I primi a ricevere il vaccino sono stati gli ospiti. Solo al due per cento non è stato possibile inocularlo per situazioni cliniche gravi o perché ha preferito non aderire. Giovedì 14 gennaio è stata la volta del personale sia della struttura di Trigolo, che di quella di San Bernardino. Gli operatori sanitari, dei servizi e delle cooperative di entrambe le strutture hanno aderito per l’ottanta per cento. Presso la residenza di san Bernardino è stata vaccinata una'ospite di Crema di 99 anni in ottime condizioni generali di salute.
Il plauso del presidente
Prima della somministrazione, i medici della fondazione hanno tenuto un incontro con tutti gli operatori, dato indicazioni ad personam e con opuscoli, per chiarire al meglio la questione legata al vaccino. Si è fatto riferimento alla letteratura internazionale e nazionale specifica. Si è insistito sulla sicurezza sulla mancanza di effetti collaterali e sui rischi che si incorrono se non si è vaccinati. Le popolazioni più a rischio, come ben risaputo, sono i pazienti più anziani , con più comorbilità , ma anche chi, come gli operatori sanitari, sono a loro stretto contatto. Gli enti proposti alla distribuzione del vaccino, si sono dimostrati efficienti, tempestivi e disponibili sempre a rispondere in modo adeguato ai molteplici quesiti rivolti. “Questi fatti estremamente positivi -dichiara il presidente Augusto Farina- ma non sempre scontati, hanno permesso, insieme alla disponibilità completa del nostro personale, sia sanitario che amministrativo di riuscire a completare la campagna vaccinale nei tempi assegnataci dalla Regione Lombardia”.