17-06-2016 ore 15:49 | Cronaca - Città
di Ilario Grazioso

Crema. Gli studenti del Racchetti-Da Vinci presentano la scuola innovativa

Si è svolta ieri mattina presso l’aula magna del liceo scientifico, ora IIS Racchetti-Da Vinci, l’incontro con gli studenti che hanno preso parte alla prima maratona sull’edilizia scolastica chiamata Hackathon a cui, l’istituto, in quanto scuola destinataria di una nuova costruzione è stato invitato. Si è trattata di una due giorni (31 maggio e 1 giugno) a Roma, nella quale una rappresentanza degli studenti destinatari nei prossimi anni ad essere i beneficiari delle 52 #scuoleinnovative che si stanno per progettare e, tempi tecnici permettendo realizzare, hanno avuto modo di presentare le loro idee sulla scuola del futuro. Un’iniziativa, 52 #scuoleinnovative, concorso di idee che consentirà la costruzione di 52 nuovi istituti scolastici sostenibili e a misura di studente, che si concluderà il 30 agosto, e che è promossa dal Miur, dipartimento per l’edilizia scolastica, gestione dei fondi comunitari per l’innovazione digitale. Il Racchetti- Da Vinci ha partecipato a Roma con la docente Rosalba Zappia, animatrice digitale della scuola e il direttore dei servizi generali e amministrativi Martino Todaro, i quali hanno guidato i quattro studenti che hanno preso parte a Hackathon: Alessia Rigoli della 4 A, Francesco Crotti della 4 B, Matteo Mojoli della 4 E, ed Elena Fortini della 4 F, rappresentante del linguistico. A Roma i ragazzi sono stati distribuiti in squadre con altri studenti provenienti da diverse parti del territorio nazionale, ai quali è stato affidato il compito di progettare in poco tempo la loro scuola innovativa. Ogni squadra era composta da sei studenti di istituti diversi, che oltre alla vittoria finale, determinata dal giudizio di una qualificata commissione, si sono “giocati” il premio in denaro da destinare al loro istituto: 35 mila euro per la realizzazione di laboratori innovativi. Il Racchetti-Da Vinci ci è andato vicinissimo perché la squadra nella quale militava Francesco Crotti della 4 B, EiT School è arrivata seconda, vicinissima al punteggio totalizzato dalla prima. Le migliori proposte oltre al premio, nelle prossime avranno adeguato risalto sul sito internet del progetto, a disposizione anche dei professionisti che si occuperanno di progettare la scuola del futuro.

 

Tutti gli spazi destinati all’apprendimento

Alessia Rigoli, Matteo Mojoli ed Elena Fortini (Francesco Crotti, assente perché impegnato in progetti di alternanza scuola lavoro), hanno superato anche qualche problema tecnico dell’aula magna di via Stazione ed hanno descritto i loro lavori, frutto anche delle attività extrascolastiche che l’istituto diretto da Celestino Cremonesi ha promosso nel corso dell’anno appena concluso, attraverso numerosi laboratori: da quelli artistici, a quelli che hanno riguardato l’approfondimento di software di progettazione utilizzati da architetti e ingegneri. In sostanza, ciò che è emerso dalle parole dei ragazzi è la loro visione nuova di scuola, una scuola in grado di recuperare anche edifici dismessi, dove gli spazi sono veramente ottimizzati, dove è possibile creare strutture ad esempio, a nido d’ape, già utilizzate negli Stati Uniti, dove gli studenti possano ritrovarsi per poter incontrarsi e studiare anche dopo l’orario scolastico. Una visione di scuola aperta e diffusa, dove tutti gli spazi, potrebbero essere utilizzati per l’apprendimento, ma al tempo stesso, una scuola sostenibile dal punto di vista energetico, dotata di aule con banchi componibili, aree di aggregazione, strutture sportive, condivisione delle stesse con le altre scuole del territorio.

 

 

La realtà: investimenti per scientifico e Galilei

Se da una parte è lodevole la motivazione di questi ragazzi, che hanno progettato la scuola dei loro sogni fornendo ai tecnici più di uno spunto, dall’altra resta l’amara considerazione che per ragionamenti avulsi dal contesto scolastico e dai bisogni che quel mondo esprime, spesso legati a logiche di propaganda politica o, peggio ancora, contabili, alla fine tutta questa meritoria attività progettuale che la scuola italiana riesce in qualche modo a mettere in piedi, non è altro che una sorta di lotteria per aggiudicarsi qualche decina di migliaia di euro: briciole per un mondo che reclama attenzione da parte delle istituzioni governative. Con riferimento a ciò, a margine della presentazione di oggi il dirigente del settore patrimonio e provveditorato della provincia di Cremona, ing. Rossano Ghizzoni, presente assieme al rappresentante dell’Ufficio scolastico territoriale Alessandra Zingoni, ha elencato i prossimi interventi consistenti nel campo dell’edilizia scolastica sul territorio: a Crema interessati scientifico e Galilei, a Cremona l’Anguissola. Pretendono tuttavia adeguata attenzione, le condizioni dei tanti istituti cremaschi che presentano problemi atavici, dall’assenza dei laboratori (drammatica in questo senso la condizione degli istituti professionali, dimenticati un po’ da tutti), alla mancanza di palestre da dedicare all’attività motoria. Speriamo allora in un prossimo concorso di idee, magari con qualche euro di finanziamento in più.