17-01-2015 ore 19:45 | Cronaca - Crema
di don Emilio Lingiardi

All'odio si contrappone l'amore: dignità a chi vive nelle periferie del mondo. La scuola luogo di incontro e promozione della pace

È anzitutto doveroso allargare i nostri riflettori sui popoli che ogni giorno subiscono violenza, soprusi e morte: dal medioriente (Iraq e Siria) all'Egitto alla Nigeria, dove il gruppo estremista Boko Aram sta usando da giorni delle ragazze come kamikaze nei vari mercati delle città. Il vescovo della Nigeria ha in queste ore lanciato l'iniziativa di una manifestazione anche in Africa sul modello di quella di Parigi nei giorni scorsi.

 

Libertà e responsabilità

Per la difesa della dignità umana, è importante la promozione della libertà, con la quale l'uomo realizza la pienezza del suo essere e del suo destino, ma è pure giusto sottolineare la responsabilità che porta ad un grande rispetto per tutte le religioni, i simboli e i rappresentanti di ogni forma religiosa. Se si può ridere e sorridere, sentimenti che accompagnano le democrazie libere, in quanto nei Paesi dittatoriali è impedita qualsiasi satira, è altrettanto giusto sottolineare il rispetto che si deve a tutti.

 

La religiosità

In questi giorni si è parlato molto della dimensione religiosa dell'uomo: per qualcuno la religione è un problema, è invece la soluzione dei problemi, perché se tutti gli uomini fossero veramente religiosi, qualunque sia l'adesione a forme o manifestazioni storiche, nascerebbe in ogni cuore un vigore etico e morale che certamente porta a valori di convivenza pacifica e dignitosa.

 

Le periferie del mondo

Si devono spingere i leader religiosi, che hanno molta influenza sulla loro gente, a continuare, in un dialogo con tutti, una formazione permanente a quei valori che l'umanesimo plenario contiene e propone. Questa dignità deve essere garantita a tutti, soprattutto alle persone o magari categorie che, costrette a vivere nelle periferie del mondo, non si vedono considerate da nessuno, anzi spesso scartate. Questa situazione di estrema miseria può essere l'occasione perché qualcuno si proponga con modelli di rivincita, di rivalsa o di vendetta che portano a manifestazioni di violenza e di morte. È l'invito che papa Francesco, dal 13 marzo 2013, rivolge ai Cristiani di uscire dalle proprie chiese e di “andare nelle periferie dell'uomo”.

 

Il ruolo della scuola

Riveste sicuramente un grande ruolo la scuola, che vede insieme ragazzi e giovani appartenenti a diverse confessioni religiose, che vanno conosciute in tutti i loro punti e riconosciute come strade alla pace perché formative di cittadini liberi e responsabili che, nel futuro, possono guidare la sorte di ogni Paese. All'odio si contrappone l'amore concreto in micro realizzazioni per sostenere la fatica di luoghi distrutti dalla guerra a riprendere il loro protagonismo socio economico non solo con modalità assistenzialistiche, ma creando occasioni di lavoro che danno dignità alle persone ed elevano il destino delle loro città.