Dopo aver intervistato e ascoltato alcuni sindaci e assessori all’istruzione del territorio e aver fatto una panoramica sulla situazione degli edifici scolastici a livello provinciale, abbiamo incontrato Paola Orini, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Bagnolo Cremasco Rita levi Montalcini. Le abbiamo chiesto un parere tecnico sulle necessità che le scuole devono affrontare, le esigenze che hanno e le richieste che possono avanzare alle amministrazioni. L’ istituto comprensivo di Bagnolo Cremasco è composto da 9 plessi (3 di scuola dell’infanzia, 4 di scuola primaria e 2 di scuola secondaria di primo grado), per un totale di quasi 1200 alunni. Abbraccia inoltre il territorio di quattro Comuni (Bagnolo Cremasco, sede della dirigenza, Chieve, Monte Cremasco e Vaiano Cremasco). Un istituto con dimensioni e complessità notevoli ma proprio per questo ricco di opportunità dal punto di vista didattico ed educativo.
Ampliare la scuola di Monte
“In alcuni casi – spiega Orini - le strutture potrebbero essere più adeguate alle esigenze didattiche. A questo proposito, personalmente apprezzo la sperimentazione in atto a Capergnanica (un polo scolastico 0-14 anni). Devo, però, dire che ciò non è legato a inadempienze da parte delle amministrazioni comunali, che sono diligenti e disponibili, ma a situazioni pregresse e a scelte compiute in passato, quando le esigenze didattiche e l’organizzazione scolastica erano differenti rispetto ad oggi. Per esempio, la primaria di Chieve non è stata collocata in un complesso a sè stante, ma è posta accanto, quasi senza soluzione di continuità, ad altre strutture, come il Comune, l’ambulatorio medico e la biblioteca”.
Sicurezza e didattica
“Le prime richieste della scuola riguardano l’adeguamento alle norme di sicurezza, seguono poi gli interventi migliorativi per rendere le strutture più adeguate alle esigenze didattiche ed educative dei nostri giorni; per esempio con la digitalizzazione. Tutti i nostri quattro Comuni cercano di attuare gli interventi possibili al miglioramento della situazione dei plessi. Il Comune di Chieve ha proceduto con ampliamenti, soprattutto riguardo al plesso dell’infanzia, il Comune di Bagnolo ha curato costantemente la manutenzione ed è intervenuto con originali soluzioni, accogliendo gli input miei, del consiglio di istituto e del consiglio comunale dei ragazzi, l’amministrazione di Vaiano ha attuato interventi inerenti la sicurezza e il Comune di Monte ha presentato alla Regione un progetto di ampliamento della scuola primaria”.
Mensa e diritto allo studio
“Gli stessi Comuni intervengono direttamente nel servizio di trasporto alunni e per la mensa; a questo proposito, sottolineo la loro disponibilità ad andare incontro alle varie richieste. Disponibilità non sempre compresa dalle famiglie, che tendono invece a ritenere scontati questi interventi. Eppure la nostra non è una scuola a tempo pieno con 40 ore con la mensa obbligatoria. Tra l’altro ne esistono sempre meno perché molto costose per lo Stato. Un altro intervento diretto Comuni riguarda il diritto allo studio, che comporta finanziamenti per progetti didattici e culturali ( corsi di inglese, di musica, di teatro ecc) molto qualificanti per l’ offerta formativa della Scuola”.