16-11-2015 ore 18:32 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Campus di San Bartolomeo. Lo stupore del Comitato per l’utilizzo pubblico dell'ex scuola CL

Il Comitato per l’utilizzo pubblico della ex scuola di CL prende atto della novità intervenuta con la selezione del progetto di edilizia scolastica della nuova sede dell'Istituto Racchetti di Crema, in zona San Bartolomeo, da parte della Regione Lombardia con relativo stanziamento ministeriale di 11 milioni di euro a fondo perduto.

 

Dimezzamento delle risorse economiche
“Desta stupore il fatto che ben un terzo dei fondi destinati alla Regione Lombardia – commentano i componenti del Comitato - per un totale di 35 milioni di euro, vengano dirottati su di un unico progetto, da anni al centro di polemiche e divergenze, e contro il quale si sono raccolte 4.000 firme di cittadini. Non si può fare a meno di interrogarsi sul dimezzamento (da 23 a 11 milioni) delle risorse economiche occorrenti per la realizzazione del progetto San Bartolomeo. C'era stato all'epoca uno spropositato e a questo punto colpevole, sovradimensionamento delle spese o la disponibilità finanziaria attualmente prospettata non risulta palesemente sufficiente alla realizzazione della struttura?”.

 

Ipotesi
“Dove sono finiti i 23 milioni, anche recentemente vantati come assolutamente acquisiti e sicuri dall'allora presidente della Provincia Salini? Esponenti del Fondo “Eridano” hanno confermato quanto sostenuto dal Comitato: non è mai esistita una concreta e certa disponibilità di fondi per finanziare la struttura di San Bartolomeo. L'impalcatura economica a suo sostegno era ipotetica e tutta da costruire”.

 

Risparmio di denaro pubblico
“L'acquisizione e il riutilizzo del cantiere abbandonato della Valcarenga era e resta ancora un'opzione realistica che garantirebbe considerevoli risparmi di denaro pubblico, anche a fronte degli 11 milioni a disposizione. E' incredibile come un dettaglio come la proprietà pubblica del terreno su cui sorge la costruzione, per giunta di un bene sotto procedura fallimentare, diventi ostantivo, considerando anche il vincolo della destinazione d'uso. Dov'è finita la lotta contro la burocrazia e i tanti “lacci e lacciuoli” che frenano investimenti e opere pubbliche?”.

 

 

Le criticità
“Nonostante il trionfalismo di alcuni esponenti politici del consiglio comunale, che hanno definito il progettato liceo Racchetti un'opera straordinaria, ad avviso del Comitato la costruzione di un ulteriore polo scolastico in suddetta area va considerata come una scelta sbagliata. Oltre a produrre un ulteriore consumo del suolo, esso  farà  precipitare le criticità viabilistiche di un zona urbana già sottoposta ad un'enorme pressione di traffico, su cui si scaricherà il peso di circa 1.500 nuovi utenti. Nel ribadire la netta contrarietà ad un cambiamento della destinazione d'uso del complesso incompiuto della Valcarenga, riaffermiamo il proprio impegno affinché le istituzioni pubbliche si pongano l'obiettivo di realizzare il completamento del cantiere, onde adibirlo a finalità di pubblica utilità. L'augurio è che su questa finalità tutte le forze politiche presenti nel consiglio comunale cremasco trovino un'unità di intenti”.

 

Riutilizzo dell’ex scuola di CL
“Riteniamo vergognoso – concludono dal Comitato - la richiesta di restituzione di un milione di euro al comune di Crema da parte dalla Regione Lombardia a causa del pasticcio provocato dalla precedente amministrazione i cui esponenti si ostinano spudoratamente a lanciare ridicole accuse all’attuale Giunta comunale. L'uso di espressioni quali sinistra inconcludente, infruttuosa e improduttiva e dabbedaggine amministrativa riferita a chi ha sostenuto la proposta di riutilizzo della ex scuola di CL, usate polemicamente da alcuni esponenti politici del consiglio comunale del Crema, è il caso di ricordare che la testimonianza della loro invidiabile concretezza e capacità amministrativa è ancor oggi attestata dalle rovine edilizie che fanno mostra di sé in zona Valcarenga”.