16-10-2016 ore 20:35 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Alla scoperta degli ex Stalloni e del suo affascinante patrimonio grazie al Fai

Nel diciassettesimo secolo era il monastero di santa Maria mater domini. Passarono tre secoli e divenne la caserma che accolse l’Imperial Regio Dipartimento degli Stalloni, di cui tuttora porta il nome. Oggi è conosciuto come il complesso degli ex Stalloni. È sede dell’Istituto di incremento ippico e del Centro di riabilitazione equestre ed ospita gli uffici del Consorzio Dunas. Luogo simbolo della città di Crema, la grande area verde di via Verdi possiede una storia molto affascinante. Tuttavia sono poche le persone che possono affermare di conoscerne il passato, gli aneddoti e le curiosità. Meno ancora quelli che hanno avuto il privilegio di sbirciare all’interno delle sue aule, degli stanzini, dei giardini e delle stalle. Fino ad oggi, quando il complesso ha aperto i battenti in occasione della quinta edizione della FaiMarathon.

 

La riscoperta della città

“La FaiMarathon – spiega Marta Grace, capogruppo del Fai di Crema – è la prima maratona da correre con gli occhi, un evento che consente di riscoprire luoghi ed edifici della città, quel patrimonio architettonico, storico e culturale che siamo abituati ad avere sotto gli occhi ma che quasi mai conosciamo”. Domenica 16 ottobre oltre 3 mila volontari Fai in tutta Italia hanno spalancato porte e portoni di 600 luoghi solitamente chiusi al pubblico, realizzando itinerari tematici e specifici per raccontare passato e presente di chiese, monumenti, cortili ed edifici spesso inaccessibili al pubblico.

 

Luogo caro ai cremaschi

Quattro anni fa, in occasione della nascita del Gruppo Fai di Crema, la manifestazione era stata articolata in dieci differenti tappe. Quest’anno la scelta è ricaduta sul complesso degli ex Stalloni, “anzitutto per dare risalto al posto – aggiunge Grace – da sempre molto a caro a tutti i cremaschi. In secondo luogo, abbiamo deciso di concentrare la FaiMarathon in questo stabile per dare la possibilità di visitare più edifici. Noi stessi, durante la sistemazione, abbiamo scoperto stanze ed ambienti di cui non eravamo a conoscenza. Crediamo sia una bella possibilità per riscoprire il luogo e riconoscerne il valore”.

 

I giovani e la cultura

L’iniziativa è stata apprezzata. Complice il bel tempo, sono molti i cremaschi che hanno approfittato dell’occasione, e sostenendo la raccolta fondi del Fai hanno preso parte ad una delle molteplici visite guidate all’interno dello stabile e al Museo delle carrozze, messe a disposizione dalla Società storica cremasca. All’appello non sono mancati i giovani, che a dispetto del solito refrain si dimostrano sensibili alle tematiche culturali. A confermarlo è la stessa Grace: “va sfatato il luogo comune per cui giovani e cultura non vanno d’accordo. Anche all’interno del Fai di Crema l’età media è sui trent’anni”.

 

Uno sguardo al futuro

Una domenica d’ottobre per scoprire il passato degli ex Stalloni e per conoscerne il presente, grazie alla collaborazione del Cre e del consorzio Dunas. Un’occasione importante anche in vista della significativa riqualificazione che potrebbe interessare lo stabile già a partire dal 2017: il progetto studiato da Regione Lombardia e Comune di Crema prevede l’insediamento della nuova sede dell’ex Asl (ora Ats, agenzie di tutela della salute) e di alcune associazioni territoriali, oltre alla possibilità di destinare spazi a nuove funzioni, ancora da definire – molto dipenderà dalla Valutazione ambientale strategica. In attesa di sviluppi futuri, i cremaschi hanno colto l’occasione del presente.  

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