Le Sentinelle in piedi tornano a vegliare nelle piazze: “mobilitazioni per difendere l’essenza dell’uomo e della civiltà”

Nove appuntamenti in 15 giorni: le Sentinelle in piedi annunciano nuove mobilitazioni. Con la manifestazione a Senigallia, il movimento ha dato il via ad una serie di “veglie” che occuperanno alcune tra le più importanti piazze lombarde e dell’Italia centro-settentrionale. “Non possiamo aspettare che siano altri a difendere i nostri diritti – spiegano – è adesso il tempo in cui ciascuno si mobiliti per difendere l’essenza dell’uomo e della nostra civiltà”.

Il panorama nazionale

Diversi i motivi alla base del ritorno in piazza delle Sentinelle: “il Governo italiano – affermano – ha ribadito l’intenzione di procedere con l’annunciato testo sulle unioni civili, aprendo la strada alle adozioni da parte di coppie formate da persone dello stesso sesso. Prosegue l’offensiva gender nelle scuole anche dell’infanzia in cui si cerca deliberatamente di confondere i bambini sulla propria identità ed i mass media celebrano quasi all’unisono la nascita dei primi bambini in Italia frutto della fecondazione eterologa”.

Il Ddl Scalfarotto

“Grazie anche alla nostra mobilitazione l’iter del Ddl Scalfarotto sull’omofobia si è fermato, segno evidente che uniti possiamo vincere. Tuttavia occorre non smettere di vegliare perché questo testo, sempre pendente in Senato, ci ricorda quanto sia rischioso dissentire, pena incorrere in quello che potrebbe diventare reato di omofobia ma che già oggi di fatto viene punito attraverso il linciaggio mediatico”.

Uscire dall’ombra

“Per questo è cruciale che ciascuno faccia la propria parte: al mondo associativo, a quello politico, alle istituzioni, a chi legifera chiediamo di uscire dall’ombra e resistere insieme a noi, di non aver paura delle lobby e dei media totalmente appiattiti sul mainstream, a tutte le realtà e i movimenti che hanno a cuore il bene dell’uomo diciamo: svegliatevi! Aprite gli occhi, risvegliate le coscienze e insieme a noi – concludono le Sentinelle – mobilitatevi perché sia tutelata l’essenza dell’uomo e della nostra civiltà”.