Il centro culturale islamico di Crema cambia lo statuto, diventa associazione culturale. Un passaggio già adottato in una ventina di altre realtà regionali, tra cui Cremona e Soresina. La sede sarà soggetta alla normativa per luoghi pubblici “nel rispetto delle regole previste”, spiega Bouzaiane Dhaouadi, referente della comunità islamica locale. “La nuova natura giuridica consente diverse attività associative e pubbliche, rivolte sia alla comunità di riferimento che alla cittadinanza”.
Attività pubbliche
La formula di utilizzo è la stessa proposta inizialmente per il progetto di via Milano, dov'era prevista la costruzione di un immobile destinato ad attività di culto. In più l’avvio di attività collaterali, come iniziative divulgative e corsi di lingua italiana e araba. Al bando pubblico aveva aderito la comunità islamica locale, ma la richiesta era stata giudicata non ammissibile per mancanza di garanzie finanziarie. La quota raccolta, pari a 200 mila euro, è stata destinata all'affitto con riscatto dell'immobile in via Rossignoli. Nel frattempo la comunità islamica ha continuato a riunirsi in preghiera negli spazi della colonia seriana di viale santa Maria, cercando una soluzione definitiva.