15-09-2020 ore 18:55 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

Crema. Autobus dirottato, le motivazioni della sentenza di condanna di Ousseynou Sy

Lo scorso 15 luglio la Corte d’assise di Milano ha condannato Ousseynou Sy a 24 anni di reclusione. Ora sono state rese note le motivazioni della sentenza (137 pagine). L’ex autista di Autoguidovie è stato riconosciuto responsabile di sequestro di persona con finalità di terrorismo, attentato con finalità terroristiche ma non strage. Come spiega l’avvocato Vittorio Patrini “la Corte ha riqualificato il reato come sequestro di persona a scopo di terrorismo, ritenendo lo scopo di terrorismo come elemento costitutivo della fattispecie criminosa (art. 289 bis c.p.), invece che come sequestro di persona semplice aggravato dalla finalità di terrorismo (lo scopo di terrorismo come aggravante della fattispecie di reato di sequestro di persona - artt. 605 e 270 bis.1 c.p.)”.

 

Finalità di terrorismo

“Per quanto riguarda il reato da strage (art. 422 c.p.), la Corte ha ritenuto di doverlo riqualificare nel reato di attentato per finalità di terrorismo (art. 280 c.p.). Infatti, mentre il primo reato prevede che sia provata la volontà di uccidere (anche se poi tale evento non si verifica), nel secondo caso è sufficiente che il reo abbia agito anche senza questa volontà, purché però la sua azione abbia di fatto posto in pericolo la vita di qualcuno. Su questa presa di posizione nasce qualche perplessità, perché per arrivare a questa conclusione, la Corte ha ritenuto di dover dubitare del ricordo di alcuni testimoni, in particolare di alcuni carabinieri che avevano dichiarato di avere visto il Sy azionare la fiammella dell’accendigas mentre il pullman era impregnato di carburante, dando credito invece alle dichiarazioni delle persone sequestrate, che non si sono accorti se l’accendigas in mano all’autista fosse o n o funzionante”.

 

Le attenuanti generiche

“La Corte, in assenza di una prova certa, ha pertanto ritenuto di motivare che l’incendio non è stato innescato dal Sy, ma che probabilmente è stato determinato semplicemente dall’attrito provocato dall’urto del pullman con le autovetture presenti sul posto”. Altro passaggio interessante quello riguardante le attenuanti generiche concesse all’autista, che altrimenti avrebbe subito una condanna ancora più grave rispetto ai 24 anni di reclusione: “la Corte ha ritenuto il Sy meritevole della concessione delle attenuanti generiche perché in primo luogo ha tenuto un comportamento processuale corretto (in particolare consentendo che i bambini non venissero ascoltati in aula, manifestando quindi rispetto per il trauma da loro subito e autorizzando la mera produzione in giudizio delle dichiarazioni che già essi avevano reso a suo tempo agli inquirenti) e poi in considerazione delle particolari situazioni emotive che hanno concorso alla sua scelta di porre in essere il suo efferato gesto”.