14-10-2018 ore 13:07 | Cronaca - Rivolta d'Adda
di Riccardo Cremonesi

Inseguimento a Rivolta d'Adda. Due giovani ricoverati in prognosi riservata, le indagini

Sono ricoverati, in prognosi riservata, i due giovani rimasti feriti nel tragico inseguimento di ieri sera a Rivolta d'Adda. Si tratta di un ragazzo di 26 anni, ricoverato a Brescia, e di uno di 25 anni, ricoverato al Maggiore di Cremona. Entrambi albanesi, di cui al momento non sono state diffuse le generalità, sono piantonati dai carabinieri. Si trovavano a bordo dell'auto in fuga che si è schiantata nei campi lungo la provinciale 90, provocando la morte di un loro connazionale: A.K. 31 anni, con precedenti per stupefacenti e residente a Cassano d'Adda.

 

Lo schianto

L'inseguimento ieri sera poco dopo le 22. A bordo di una Bmw 335, rubata lo scorso 5 ottobre a Seriate, sono stati intercettati lungo la Rivoltana da una pattuglia dei nucleo radiomobile di Crema. Ne è nato un inseguimento di alcuni chilometri: hanno raggiunto il rondò di Arzago d'Adda, hanno percorso la Bergamina in direzione di Pandino e hanno svoltato sulla provinciale 90 in direzione di Rivolta d'Adda. Ad un paio di chilometri dal centro abitato, lungo un rettilineo, il conducente ha perso il controllo dell'auto. Il mezzo è uscito di strada, ha saltato un fosso e si è ribaltata più volte in un campo prima di concludere la sua corsa a circa 200 metri dal punto della fuori uscita.

 


I soccorsi

I due giovani sono stati bloccati dai carabinieri mentre cercavano di scappare a piedi ma invano a seguito della gravità delle ferite riportate nello schianto. Il trentunenne è rimasto invece incastrato nell'abitacolo ed è deceduto sul colpo. Sul luogo dell'incidente sono accorse le ambulanze del 118 e i vigili del fuoco di Crema. Dopo le prime cure i due feriti sono stati trasferiti in ospedale, mentre la salma è stata trasportata all'obitorio di Cremona su disposizione del magistrato. La dinamica è al vaglio degli agenti della polizia stradale di Cremona che si sono occupati dei rilievi: sul posto anche il comandante provinciale Federica Deledda.

In auto denaro, gioielli e attrezzi per lo scasso
Come spiega il maggiore Giancarlo Carraro, “in auto sono stati trovati gioielli e denaro contante, oltre ad alcuni attrezzi per lo scasso. Al momento abbiamo verificato che nella zona, poco prima dell'inseguimento, sono stati compiuti tre furti: uno a Vailate e due a Misano Gera d'Adda. Non escludiamo quindi che siano loro i responsabili. Nelle prossime ore faremo degli accertamenti sulla refurtiva recuperata”

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