Lunedì 14 settembre 2020 non sarà ricordato come un semplice ritorno a scuola dopo la pausa estiva. Oggi son tornati in classe alunni e alunne delle elementari, delle scuole medie e delle superiori. Con ingressi ed uscite suddivise per orari e gruppi. Ogni cosa è cambiata: classi che si vedono ma non si incrociano. Bambini che si salutano da lontano e non possono abbracciarsi dopo tanti mesi di lontananza. Insegnanti e personale Ata sono ben organizzati e predisposti all’accoglienza degli studenti con mascherine e visiere d’ordinanza. Nello zaino, soprattutto per chi frequenta le elementari, è necessario avere un contenitore con mascherina di ricambio, salviette per pulire e igienizzare il banco, gel o salviette lava mani e fazzoletti di carta. Vietato scambiarsi materiale scolastico, merenda o altro. Gli insegnanti a campione, potranno misurare la febbre. Gli alunni, specie i più piccoli, si sono messi in fila indiana, distanziati di un metro e sono entrati in classe da soli.
Ingressi vietati agli esterni
Gli spazi interni ed esterni sono delimitati dalla segnaletica orizzontale e verticale colorata. Va rispettata da tutti. I genitori, nonni o delegati non possono entrare negli ambienti scolastici, ma devono attendere all’aperto. Abbiamo incontrato alcuni studenti di quinta del liceo artistico Munari. Il loro ingresso è stato fissato alle 10: tutti rigorosamente distanziati e con mascherine chirurgiche. Erano emozionati di ricominciare le lezioni e di prepararsi all’esame di Stato durante un anno scolastico pieno di incognite. Al Pacioli di Crema, nella sede dedicata ai geometri e ragionieri, l’appello, per le classi prime, si è svolto all’esterno. In seguito, a gruppi, si è entrati in classe. Un genitore saluta il figlio. È emozionato: "La scuola riprende. Finalmente. Mi raccomando, studia. Visto come siam messi in Italia e nel mondo ne abbiamo davvero bisogno".