14-06-2022 ore 13:09 | Cronaca - Capergnanica
di Denise Nosotti

Finanziata la nuova scuola primaria con cinque milioni di euro. Lavori previsti ad inizio 2023

Sono nove le nuove scuole, primarie e secondarie di primo grado, che vedranno la luce In Lombardia grazie ai primi 60 milioni di euro del bando regionale 'Spazio alla Scuola'. I progetti ammessi riceveranno da Regione Lombardia un contributo che varia tra i cinque e gli otto milioni di euro. Il bando sostiene fino al 100 per cento del valore delle spese ammissibili, presentate dai comuni per la nuova realizzazione o riqualificazione di scuole primarie e secondarie di primo grado, con spazi più moderni, funzionali, flessibili, pensati per le più avanzate modalità didattiche e di apprendimento. "I progetti vincitori - ha dichiarato l'assessore Fabrizio Sala - sono innovativi sia dal punto di vista della loro definizione, studiata anche con il supporto degli alunni e dei professori, sia per le soluzioni altamente sostenibili trovate".

 

Ripristino del mulino

Per la provincia di Cremona è prevista la realizzazione del nuovo plesso per la scuola primaria di Capergnanica, in aggregazione con il Comune di Crema (istituto comprensivo Crema due) per cinque milioni di euro. Si prevede il ripristino della ruota del vecchio mulino che insiste sulla roggia Acquarossa, confinante con il futuro fabbricato, che già riforniva il vecchio mulino di energia elettrica (fonte idroelettrica). Sarà inserito l'impianto in una comunità energetica rinnovabile di futura costituzione, in modo da condividere l'eccesso di energia anche a scopo sociale (famiglie meno abbienti), soprattutto nei mesi di luglio e agosto quando il fabbisogno della scuola è ridotto.

 

Soddisfatto il sindaco

Soddisfatto il sindaco di Capergnanica Alex Severgnini. “È un successo collettivo per un lavoro di squadra a cui hanno partecipato: l’amministrazione comunale, i tecnici comunali, l’istituto comprensivo con il dirigente Pietro Bacecchi, i docenti e lo studio di pedagogia al quale ci siamo affidati sia per la parte didattica che strutturale. La scuola deve infatti essere non solo tecnologica, innovativa e sostenibile, ma deve perseguire anche gli standard di inclusione. Il progetto infatti si fonda sull’idea che la struttura debba essere un’agorà ovvero, uno spazio aperto alla comunità affinché diventi partecipa del percorso educativo dei bambini. Ora il passo successivo è quello dell’accettazione del contributo e l’inizio delle operazioni di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva. Si procederà poi alla cantierizzazione ad inizio 2023”. “Il nuovo edificio scolastico - come ha precisato il tecnico comunale Salvatore Palumbo - sorgerà sulla via principale del paese antistante via Robati, in un’area ora dismessa che va a completare il polo dell’infanzia. Il comune ha fatto richiesta al Governo per la creazione di un nuovo asilo nido”.

 

Il progetto tecnico

L’edificio scolastico si articolerà su due piani, con aule, laboratori, palestra, mensa, servizi, aule docenti, spazi aperti, verde, percorsi coperti di disimpegno e planetario per il potenziamento dell’insegnamento delle discipline Stem. È importante rimarcare come la piazza ed il giardino aperto al pubblico, l’agorà interna all’ingresso, la palestra e l’osservatorio astronomico, con adeguati ingressi indipendenti da quello principale, si configurino e possano essere utilizzati come spazi di interazione non solo con i genitori ma anche con i cittadini per eventi, manifestazioni culturali e ludiche,affinché il paese interagisca con la nuova struttura, e la faccia vivere anche fuori dagli orari scolastici. Il progetto sarà supportato da “un’integrazione tra la progettazione architettonica e didattica”, prevedendo la “redazione di spazi di apprendimento innovativi aperti alle nuove esigenze” e l’allestimento di spazi ed arredi flessibili e diversificati, di attività laboratoriali specialistiche e disciplinari”, unitamente “alla presenza di spazi verdi fruibili ed attrezzati e spazi per la collaborazione professionale ed il lavoro individuale dei docenti”.

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