L’edicola, cartoleria di Monte Cremasco si appresta a chiudere i battenti. Ce lo ha comunicato la titolare Tiziana Madonini. “Dopo 28 anni di servizio, il 30 giugno abbasserò la serranda per non aprirla più. Ho già maturato gli anni per andare in pensione e ho quindi deciso di lasciare. Porterò la licenza in comune. Non ho ricevuto offerte consone e ho deciso di non cedere l’attività”. Tiziana, originaria di Dovera, ha avuto esperienza prima con il bar e poi ha deciso di aprire l’edicola cartoleria a Monte Cremasco. Tante generazioni di studenti sono passate da lei per acquistare il materiale necessario per la scuola e per ordinare i libri di testo. Nel suo negozio si potevano trovare anche gadget, giocattoli e articoli di bigiotteria.
Articoli di tutti i generi
Soprattutto in primavera e nei periodi di comunioni e cresime, in edicola a Monte si potevano scegliere regali carini. Negli ultimi anni, quando la vendita dei quotidiani, con l’avvento di internet, aveva iniziato a calare, si era organizzata con gli articoli di giocheria, pupazzetti, cards da collezione e merchandising di famosi youtuber. Qui si potevano trovare anche i romanzi rosa che tanto piacciono alle signore, riviste di cucina o di ricamo, parole crociate e fumetti per ragazzi. Insomma, un po’ di tutto. Tiziana poi aveva un’innata pazienza e una parola di conforto per tutti. Ci mancherà molto e mancherà il suo servizio in un paese, come Monte Cremasco, che sta perdendo uno ad uno i suoi negozi, dopo che il pensionamento dei titolari.
Paese in crisi
La crisi è iniziata a sentirsi con il raddoppio della Paullese che, in un certo senso, ha chiuso il paese, raggiungibile solo attraverso le strade di servizio. Ci sono due rivendite di pane e alimentari, ma non c’è un formato vero e proprio. I due che avevano aperto l’attività, l’hanno chiusa dopo poco tempo. C’è stato un tempo in cui Monte Cremasco aveva un fiorista, un negozio di scarpe, due di abbigliamento, una gioielleria. Tanti anni fa. Adesso resistono due negozi di generi alimentari a conduzione famigliare e quattro bar. Con la chiusura dell’edicola, un pezzo della storia del paese se ne va con lei.