14-01-2019 ore 17:12 | Cronaca - Crema
di Andrea Aiolfi

Crema. Il maggiore Carraro ricorda il ruolo dei carabinieri nella battaglia del Podgora

“I carabinieri eroi nella battaglia del Podgora 19 luglio 1915”. Questo il tema dell’incontro organizzato dal gruppo culturale l’Araldo di Crema e ospitato sabato scorso ad Ombriano a chiusura del ciclo di eventi organizzati per la celebrazione del centenario della prima guerra mondiale. A villa Benvenuti è intervenuto il maggiore Giancarlo Carraro. Seppur meno noto, il ruolo dell’Arma nella prima guerra mondiale fu molto importante: fin dall’inizio del conflitto mondiale nel 1915 vennero impiegati al fronte 20 mila carabinieri (il totale nazionale era 30 mila unità); inizialmente per svolgere il non semplice compito di polizia militare, ma anche in operazioni di controspionaggio, sorveglianza delle retrovie e unità di fanteria.

 

La battaglia di Podgora

Fin dal 1600, il monte, alto 240 metri, è stato un punto strategico per il controllo del territorio dell’Isonzo e della città di Gorizia, qui nel 1915 è stata combattuta la battaglia del Podgora, inserita nella serie di azioni militari divenute note come seconda battaglia dell’Isonzo. Dopo alcune incursioni con lo scopo di aprirsi un passaggio nei reticolati austro-ungarici, che controllavano saldamente il monte e che tenevano sotto il tiro delle mitragliatrici i soldati italiani, l’assalto iniziò nella mattinata del 19 luglio.


Medaglia d’oro al valor militare

Il secondo e terzo battaglione del reggimento carabinieri reali, insieme al trentaseiesimo reggimento fanteria, permisero, non senza gravi perdite, all’esercito italiano di assestarsi sulla cima e mantenere le posizioni che furono fondamentali per la conquista del monte, avvenuta nell’anno seguente. I carabinieri si distinsero anche durante la conquista di Gorizia e di Trieste. Come ricordato da Carraro, il 5 giugno1920 la bandiera dell’Arma venne insignita della medaglia d'oro al valor militare.

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