12-11-2019 ore 18:00 | Cronaca - Dall'italia
di Andrea Galvani

Sull’autobus delle medie Vailati dirottato, a Milano il drammatico racconto dei testimoni

Prosegue il processo nei confronti di a carico di Ousseynou Sy. Durante l’udienza di ieri (durata dalle 9:30 alle 16) sono stati sentiti i primi sei testimoni, tra i quali alcuni dei carabinieri intervenuti sulla Paullese: il maresciallo Luigi Mannucci, l’appuntato scelto Simone Zerbilli e Francesco Citarella. Quindi la bidella Tiziana Magarini e il professore di educazione fisica Giacomo Andrico. I militari hanno sostanzialmente confermato l’inseguimento al pullman, le concitate fasi durante le quali l’autista è più volte riuscito a sventare il tentativo dei carabinieri di bloccarlo.

 

Il racconto dei militari

I militari hanno raccontato dei due ragazzini obbligati a stare accanto all’autista, in piedi davanti al parabrezza, del momento in cui sono riusciti a far fermare il pullman e ad aprire la porta centrale per fare uscire i ragazzini; alcuni dei quali, scappando, sono rovinosamente caduti a terra, riportando delle lesioni, perché nel frattempo il pullman si era rimesso in moto. Infine hanno parlato dei momenti drammatici che hanno seguito l’incendio, anche se non è stato chiarito con certezza se in quel momento fossero già tutti scesi dal mezzo o se qualcuno era ancora a bordo.

 

Fasi drammatiche

La signora Magarini ed il professor Andrico hanno ripercorse le fasi all’interno del bus, i momenti in cui l’autista ha minacciato i passeggeri mostrando un coltello e una pistola, oppure di quando ha costretto bidella e professori a legare con delle fascette i bambini prima di legarsi l’un con l’altro. Hanno raccontato che col passar del tempo l’autista ha iniziato a proferire frasi poco comprensibili, sottolineando però come fossero ben chiare le minacce all’incolumità degli occupanti e l’intenzione di raggiungere l’aeroporto di Linate per compiere un atto dimostrativo. Particolarmente toccanti le fasi in cui hanno ribadito la convinzione comune che la vicenda si sarebbe conclusa tragicamente. In chiusura, il presidente della Corte - Ilio Manucci Pacini - ha rinviato il processo all’udienza di lunedì 18 novembre: in programma l’escussione di altri testimoni.

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