Prosegue il progetto di realizzazione di corsi di alta formazione in agricoltura presso la sede cremasca dell'Università di Milano. Stamattina l'assessore all'istruzione Attilio Galmozzi ha incontrato il Giuseppe De Luca, prorettore delegato alla Didattica, due docenti della facoltà di Agraria ed i rappresentanti di Coldiretti e Confagricoltura, oltre al responsabile dell'area master e formazione della Statale, Monica Delù.
Associazioni e scuole
Verso la metà di maggio i referenti dell'Università ed il rettore, Gianluca Vago, si ritroveranno a Crema per un vertice coi rappresentanti delle associazioni di categoria e col coinvolgimento degli istituti scolastici specializzati nel settore, quali l'Istituto Stanga nelle due sedi di Crema e Cremona, la Casearia di Pandino e gli istituti Agrari Cantoni di Treviglio e di Caravaggio.
La rete territoriale
Come spiega l'assessore Galmozzi, “stiamo costruendo una rete territoriale oltre i confini cremaschi, coinvolgendo l'area bergamasca. Gli istituti scolastici fanno registrare una grande crescita per quanto concerne gli iscritti, dimostrando che si tratta di un settore in grande espansione”. L'obiettivo cremasco, condiviso dall'Università di Milano, è quello di “attivare entro quest'anno dei corsi modulari di 8-10 ore, da tenersi nell'arco di una o due giornate, che consenta di ricevere crediti formativi spendibili all'interno di corsi di laurea specifici”.
Proposta di ampio respiro
“Vogliamo testare la risposta del territorio e realizzare una proposta formativa di ampio respiro per affiancare ai corsi di laurea in Informatica, quellil in Agricoltura biologica, Informatizzazione in agricoltura e Trasformazione del latte”. I corsi saranno rivolti ai neo dioplomati ma anche a laureati o operatori del settore, con particolare attenzione per l'internazionalizzazione dei prodotti locali e lo sviluppo delle eccellenze territoriali.