Un pomeriggio a scuola con un cinese, un americano, una colombiana e una messicana. Non è una barzelletta ma la singolare lezione di geografia che i ragazzi delle classi quarta e quinta hanno fatto nei giorni scorsi alla scuola primaria Sandro Pizzi di Ricengo. L'idea del maestro Alex Corlazzoli è nata grazie alla collaborazione con la Fondazione Intercultura che dal 1995 si propone come occasione di crescita per studenti, famiglie e scuole, attraverso scambi internazionali di giovani con tanto di inserimento nelle famiglie e negli istituti.
Scuola internazionale
Sono più di 800 i ragazzi e le ragazze provenienti da più di 40 paesi diversi del mondo che ogni anno partecipano ai progetti promossi dalla fondazione. "Quando nei mesi scorsi - spiega Corlazzoli - sono venuto a conoscenza del fatto che i giovani italiani e le loro scuole sono quelle meno internazionalizzate d'Europa ho pensato che fosse necessario partire dalla primaria nel creare una intercultura, un desiderio di conoscere gli altri e i loro Paesi".
Il mondo
Nei giorni scorsi sono così arrivati in classe Giorgina, Yufan, Roman, Alba e Mary accompagnati dalle loro famiglie e da alcuni volontari di Intercultura. Per due ore hanno parlato con i bambini incuriosendoli e affascinandoli nel presentare il loro Paese d'origine. Un viaggio negli Stati Uniti d'America, in Messico, in Cina e nella repubblica Domenicana.
Le differenze
Yufan ha spiegato l'alfabeto cinese e mostrato alla lavagna multimediale la sua città per far capire loro la differenza di estensione tra una città cinese e una italiana. Tante le domande dei ragazzi, dalle curiosità per il cibo agli interrogativi sulle loro famiglie d'origine: "Cosa mangiate in America?"; "Ci sono molte televisioni in giro per la strada?"; "In Cina mangiate le cavallette e i cani?"; "Perché siete venuti proprio in Italia?".
La fiaba
L'intervento è terminato con una fiaba e un esperimento proposto dai volontari della fondazione. "Non resta che sperare - spiega Corlazzoli - che qualcuno dei nostri alunni tra qualche anno possa vivere un'esperienza simile in altri parti del pianeta".