12-01-2022 ore 16:27 | Cronaca - Crema
di Gloria Giavaldi

Crema: sospesa una docente senza vaccino. La sua lettera agli studenti fa discutere

Sta facendo molto discutere quanto accaduto in un istituto scolastico della città. Una docente è stata sospesa dall'incarico “in quanto inadempiente all'obbligo vaccinale”. Il sindaco Stefania Bonaldi e il consigliere regionale Matteo Piloni hanno manifestato pubblicamente il proprio disappunto in particolare per i contenuti della lettera inviata dalla docente ai propri studenti. Ecco lo stralcio riportato dal sindaco Bonaldi su Facebook: “sono stata sospesa amorevolmente dal servizio in quanto inadempiente all'obbligo vaccinale” scrive la docente. “Ossia ho rifiutato la benedizione del sacro siero”. “Forse, professoressa, si attendeva un premio alla carriera per essere una tutta d'un pezzo, anziché essere "amorevolmente" messa alla porta? Intanto, quale che sia la sua disciplina, credo sarebbe il caso orientasse il suo pensiero critico innanzitutto per approfondire ciò di cui parla con tanta, troppa disinvoltura” commenta Bonaldi. “Chiamare un vaccino col nome di “siero”, in termini biomedici la componente liquida del sangue, costituisce un grossolano errore”.

 

I dati

Come spiegato da Bonaldi, secondo i dati “rilevati dalla Fiaso nei 21 ospedali sentinella: oltre sette letti su dieci, cioè il 72 per cento, è occupato da pazienti non vaccinati. Persone dai 18 agli 83 anni che prima non avevano particolari patologie. A differenza del restante 28 per cento di pazienti vaccinati con due dosi ma finiti in terapia intensiva: due su tre presentava altre gravi patologie, che potrebbero aver determinato una ridotta efficacia del vaccino. A fare due conti, dunque, emerge che dei 1.428 posti di terapia intensiva ormai occupati in tutta Italia, oltre mille sono dedicati a persone che avrebbero potuto vaccinarsi, senza aggravare la pressione sugli ospedali”.

 

Il costo della scelta

“Da persona libera esercito la mia volontà, dopo discernimento” aveva scritto ancora l'insegnante “costi quel che costi”. A stretto giro la replica di Bonaldi rispetto ad una posizione “azzardata e fuorviante, perché in realtà il costo della sua libera scelta, signora prof che usa il discernimento, lei lo sta scaricando sulla comunità. Un bell'esempio, anche per i suoi studenti, che mi auguro abbiano altre occasioni di approfondimento e di confronto sul tema, oltre alle sue parole inadeguate e gravi, che non basterà qualche "preghiera" per emendare”. Per rispondere alla professoressa Matteo Piloni cita don Lorenzo Milani: “ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è la politica, sortirne da soli è l'avarizia. Da questa pandemia- chiude Piloni - ne usciamo solo se il problema lo sentono tutti come fosse il proprio”.

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