Nell’ambito di indagini istruite dalla Procura della Repubblica di Bolzano, coordinate dal sostituto procuratore Igor Secco, il gruppo della guardia di finanza di Cremona ha dato esecuzione ai provvedimenti cautelari disposti dal gip del tribunale di Bolzano, Emilio Schonsberg. Secondo gli inquirenti due italiani residenti in Austria ed originari delle province di Padova e Treviso, hanno fatto transitare, dal 2020 al 2024, oltre 20 milioni di euro su un conto corrente aperto presso una filiale bancaria di Bolzano ed intestato ad una società austriaca a loro riconducibile. In seguito hanno trasferito il denaro in Austria, Lituania e in Cina, trattenendo quale profitto il 5%, oltre ad un ulteriore 1% per commissioni e costi bancari.
Evasione
Le somme riciclate venivano poi restituite periodicamente in contanti ad un imprenditore edile della provincia di Brescia, amministratore di sette imprese edili intestate ad un prestanome. Aziende che si ritiene abbiano evaso imposte dirette ed Iva per oltre 28 milioni di euro. Complessivamente, a carico di quattro persone giuridiche ed otto persone fisiche, sono stati sequestrati 15 immobili, sette rapporti finanziari, quote societarie e denaro contante, per un valore complessivo di oltre cinque milioni di euro. Risultano indagate 14 persone, due sono ai domiciliari: dovranno rispondere di 60 ipotesi di reato.