11-03-2020 ore 19:55 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Coronavirus in Lombardia. Ad oggi 7280 i casi: 1061 in provincia, 354 nel Cremasco

In Lombardia sono complessivamente 7280 i casi di contagio dal coronavirus, mentre a livello nazionale sono 12462 le persone contagiate, delle quali 10590 attualmente quelle positive (guarda la fotogallery con i dati regionali). Il dato, certificato dal Ministero della Salute, è stato diramato in serata dalla Protezione Civile. Nel Cremasco complessivamente sono 354 le persone risultate positive al virus (guarda l'allegato). A Crema sono 91 i casi, 10 in più rispetto a ieri.
 

I dati lombardi

Per quanto riguarda la nostra regione, di seguito i casi per singola provincia: Lodi 1035, Bergamo 1815, Cremona 1061, Milano 925, Brescia 1351, Pavia 403, Mantova 137, Monza e Brianza 85, Varese 75, Lecco 113, Como 77, Sondrio 13 mentre altri 190 casi sono in fase di verifica. I ricoverati negli ospedali sono 4412 (560 in terapia intensiva) mentre 1351 le persone in isolamento domiciliare. Ad oggi sono 617 i decessi riconducibili al virus, un dato che potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva della morte. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, il 21 febbraio, sono 900 le persone guarite e dimesse, 4 in più rispetto a ieri.

 

Insieme per bloccare la diffusione del virus

L’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa quotidiana ha sottolineato come “stia crescendo la consapevolezza dell’emergenza. Tutti insieme dobbiamo continuare ad impegnarci per bloccare la diffusione di questo virus. Bisogna evitare di contagiare e di essere contagiati. È un bel segnale, gli italiani stanno comprendendo che la battaglia riguarda tutti e che va giocata fino in fondo. Non vogliamo fermare il cuore della Lombardia ma rallentarlo, facendo salvi tutti i servizi essenziali”.

 

Il punto sul sistema sanitario

“In Regione – ha garantito l’assessore – non c’è nessuna linea guida per privilegiare alcuni malati rispetto ad altri. Il personale fa le valutazione sulle singole criticità dei pazienti. Il lavoro dei medici è teso a curare tutti i pazienti e non c’è un medico che non stia dando il massimo per offrire il meglio delle cure, e tutti sono impegnati al massimo. Per quanto riguarda i posti nelle terapie intensive, oltre ai 223 che siamo riusciti ad aprire nelle prime due settimane, fra ieri e oggi ne abbiamo aperti altri 43 arrivando a 920. Ne apriremo altri ancora, mentre andiamo avanti a esplorare anche altre possibilità”.

8288