Scuola statale e innovazione: Rete Scuole denuncia tutti i limiti dell'iscrizione online
"Rimaniamo basiti di fronte alla totale incompetenza e superficialità con cui il ministero dell’Istruzione introduce delle novità nel mondo della scuola, senza minimamente tener conto della realtà in cui vive e opera la scuola italiana". Così Rete Scuole, che in una nota stampa diffusa in giornata sottolinea come "dal 21 gennaio al 28 febbraio 1 milione 600 mila famiglie potranno iscrivere i figli a scuola registrandone i nomi sul sito www.iscrizioni.istruzione.it. È l'ultimo atto della 'svolta digitale' impostata dal governo Monti con la spending review. L’obiettivo come sempre è il risparmio!"
Le eccezioni
"Per quest'anno - spiegano i docenti - ci saranno delle eccezioni che riguardano le iscrizioni alla scuola dell'infanzia, ai corsi per l'istruzione degli adulti e alle scuole paritarie. In tutti questi casi i genitori dovranno presentare una domanda cartacea. Una volta completata l'iscrizione, il sistema Iscrizioni online invierà una mail in tempo reale per avvertire le famiglie della registrazione della domanda. Sarà inoltre possibile seguire le variazioni di stato della domanda dal pc di casa".
Accesso diretto ad internet
Vista la nuova modalità di iscrizione, i docenti di Rete Scuole spiegano di voler segnalare "alcuni problemi che emergeranno: non tutti i genitori hanno dimestichezza con l’utilizzo del pc o sono possessori di un pc. Secondo l'Istat, il 21% non è connesso ad internet ed è privo dello strumento basilare per l'iscrizione on line. Anche solo prendendo in considerazione quest'ultimo dato, visto che le famiglie interessate all'iscrizione on line sono più di un milione e mezzo, è possibile prevedere che almeno 300 mila nuclei saranno costretti a rivolgersi alle scuole per poter completare la procedura d'iscrizione. Ci chiediamo in questo caso il sistema a chi invierà la mail di registrazione della domanda".
Stranieri e modulistica
"Molti genitori stranieri non conoscono ancora bene la nostra lingua. Con le iscrizioni online viene a mancare la possibilità di chiedere eventuali chiarimenti ad un addetto alla segreteria. Come e da chi, ottenere risposte non previste nella modulistica? Ottenere, ad esempio, informazioni e rassicurazioni sulle alternative all'insegnamento della religione cattolica? La scuola primaria e la secondaria di primo grado sono obbligatorie. Ciò significa che tutti i giovani residenti in Italia hanno diritto a frequentarle. E' possibile subordinare questo diritto fondamentale alla condizione di possedere e/o sapersi destreggiare con un computer ? Le associazioni dei Presidi e dei genitori hanno denunciato questa situazione. "Sciocchezze" ha risposto il capo dipartimento Miur Giovanni Biondi. Il progresso e i risparmi alla spesa pubblica, non possono aspettare".
Scuole paritarie, stridente contrasto
Secondo i docenti di Rete Scuole, "è stridente il contrasto con le scuole paritarie, che continuano anche in questa circostanza ad esibire la loro natura di impresa privata e quindi non sottoponibile a obblighi, a fronte però dei finanziamenti pubblici percepiti. Perché non consentire analogo trattamento anche nelle scuole dello Stato, salvaguardando il diritto allo studio e la possibilità di esercitarlo a partire dal diritto a una modalità d'iscrizione compatibile con la propria condizione socio-economica, culturale?"
Sedi periferiche
"Siamo perfettamente consapevoli che le segreterie, con i tagli del personale subiti in questi anni, si trovano in grave difficoltà ad adempiere ai propri compiti, tuttavia Rete Scuole Crema rivolge un appello a tutti i dirigenti scolastici del cremasco, chiedendo di fissare delle giornate in cui alcuni addetti alla segreteria, in orari prestabiliti, vengano messi a disposizione dell’utenza, al fine di poter compilare i moduli d’iscrizione. Non solo, riteniamo che queste operazioni vengano organizzate non solamente nelle sedi centrali, ma anche in quelle periferiche".