Con l’incontro in sala Rossa, sono entrati nel clou, i festeggiamenti per il patrono di Crema San Pantaleone. Il vescovo Daniele Gianotti ha incontrato le autorità politiche, militari, economiche e sociali del territorio. Hanno partecipato diversi sindaci della diocesi con il presidente di area omogenea Gianni Rossoni, il prefetto Antonio Giannelli, la vice sindaca Cinzia Fontana per il comune di Crema con gli assessori Emanuela Nichetti, Giorgio Cardile e Anastasie Musumary, il presidente di Fondazione benefattori cremaschi Gianni Risari, Eugenio Vailati per la provincia di Cremona e molti altri. Nel saluto, il vescovo ha ringraziato i sindaci e i rappresentanti delle istituzioni per il ‘servizio reso alle persone e al bene comune’
I cinquant’anni di Messa del vescovo di Senigallia
Al termine dell’incontro in episcopio, i presenti si sono spostati in cattedrale per la solenne eucarestia officiata dal vescovo di Senigallia Franco Manenti che ha celebrato nella sua terra natia i cinquant’anni di sacerdozio insieme agli amici di sempre don Mario Pavesi e don Piero Lunghi oltre ai sacerdoti della diocesi. I canti liturgici sono stati eseguiti dalla polifonica Cavalli, diretta da Riccardo Dolci. Gianotti ha ringraziato il vescovo Manenti della partecipazione. ‘Qui sei a casa tua’ gli ha detto “vieni sempre volentieri. Ringraziamo per i tuoi cinquant’anni di Messa dall’ordinazione sacerdotale dall’allora vescovo Carlo Manziana nel 1975”.
‘La speranza nel cuore’
Il vescovo Franco Manenti, nell’omelia ha ripreso la supplica al santo patrono. ‘liberaci da ogni male del corpo e dello spirito, perché possiamo testimoniare con coraggio la fede cristiana’. “Ci rivolgiamo a San Pantaleone affinché ci liberi da ogni male. “Uno di questi è la paura, troppo diffusa in questi tempi dove l’umanità non sta dando una grande immagine di sé, a causa delle guerre, violenze, corruzioni, soprusi e raggiri. Contro la paura c’è la speranza riconoscendo la via indicata da Gesù nel Vangelo. Il chicco di grano che, cadendo, genera frutto. San Pantaleone ha seguito questa esortazione dando ragione della speranza che abita in ogni cuore”. È seguita la tradizionale processione dei ceri da parte dei sindaci e il proseguimento della celebrazione. All’esterno della cattedrale, benedizione solenne con il busto del santo sulle note de Il Trillo di Crema.