10-03-2023 ore 11:02 | Cronaca - Dall'italia
di Rebecca Ronchi

L'esame di maturità inizierà il 21 giugno 2023. 'Si terrà conto dell'eccezionalità del triennio'

In anticipo rispetto allo scorso anno, il ministro dell’istruzione, Giuseppe Valditara ha firmato l’ordinanza che definisce l’organizzazione e le modalità di svolgimento dell’esame di Stato 2022/2023. La sessione avrà inizio mercoledì 21 giugno alle 8.30 con la prima prova scritta. “A tutte le studentesse e gli studenti che si preparano a questo importante momento – ha spiegato il ministro – voglio assicurare che ho ben presente le tante difficoltà che sono stati costretti ad affrontare negli ultimi anni a causa dell’epidemia. In virtù di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento. Invito pertanto tutti gli studenti a vivere questo passaggio in maniera serena, consapevoli del loro impegno e degli sforzi fatti”.

 

Calendario delle prove
Prima prova scritta: mercoledì 21 giugno 2023, dalle ore 8:30 (durata della prova: sei ore). Seconda prova scritta: giovedì 22 giugno. La durata della seconda prova è prevista nei quadri di riferimento allegati al d.m. n. 769 del 2018. Terza prova scritta: martedì 27 giugno, dalle ore 8:30 per gli istituti presso i quali sono presenti i percorsi EsaBac ed EsaBac techno e nei licei con sezioni a opzione internazionale cinese, spagnola e tedesca. La prima prova scritta suppletiva si svolgerà mercoledì 5 luglio, dalle ore 8:30; la seconda prova scritta suppletiva giovedì 6 luglio, con eventuale prosecuzione nei giorni successivi per gli indirizzi nei quali si svolge in più giorni; la terza prova scritta suppletiva martedì 11 luglio, dalle ore 8:30.

 

Prove scritte

Per la prima volta dopo la pandemia, tutte le prove scritte (prima, seconda e terza solo per alcuni indirizzi, tra cui Esabac, Esabac Techno, licei internazionali) saranno a carattere nazionale, a eccezione degli istituti professionali di nuovo ordinamento, per i quali è prevista un’unica prova integrata che non verterà su discipline scolastiche ma sulle attività svolte durante il percorso di studi. Le commissioni declineranno le indicazioni ministeriali sulla base del percorso formativo effettivamente svolto e dei programmi degli istituti, in un’ottica di personalizzazione, partendo da una cornice nazionale generale di riferimento e dalla tipologia di prova individuata e trasmessa dal Ministero alle scuole, tramite plico telematico, il martedì precedente il giorno di svolgimento della prova.

Il colloquio
Il colloquio prenderà avvio da uno spunto iniziale (un’immagine, un breve testo, un breve video) scelto dalla commissione: verranno valorizzati il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina, indicati per ogni studente nel documento del consiglio di classe che le scuole predisporranno entro il 15 maggio. Saranno valorizzate le competenze di Educazione civica maturate durante il percorso scolastico.

Bisogni educativi speciali
Per studentesse e studenti più fragili, con disabilità, disturbi specifici di apprendimento e bisogni educativi speciali o che hanno frequentato corsi di istruzione in ospedali, in luoghi di cura o nelle case di reclusione la commissione può deliberare (tenuto conto della gravità della disabilità) lo svolgimento di prove equipollenti in un numero maggiore di giorni, oltre all’assegnazione di tempi più lunghi per l’effettuazione delle prove scritte, anche sulla base della relazione del consiglio di classe, delle modalità di svolgimento delle prove durante l’anno scolastico.

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