09-12-2022 ore 19:21 | Cronaca - Crema
di Silvia Rossi

La 'nuova' sanità territoriale prende forma: in via Gramsci distretto, Cot e Casa di comunità

“Nei prossimi giorni l’Asst di Crema avvierà, presso la sede di via Gramsci, i servizi dedicati all’assistenza territoriale, nello spirito della più recente riforma del servizio sociosanitario regionale. In particolare, verranno avviate le funzioni previste per il distretto, che da gennaio vedrà impegnato il direttore incaricato, dottor Giuseppe Albini”. Così l'azienda diretta da Ida Ramponi in un comunicato diffuso questo pomeriggio. Prenderanno avvio anche le funzioni in capo alla Centrale operativa territoriale, struttura deputata ad assicurare la regia riguardo alla continuità assistenziale sull’intero territorio cremasco, collegando progressivamente i percorsi della prevenzione, della cura e delle dimissioni ospedaliere con quelli della riabilitazione e dell’assistenza domiciliare integrata. L'inaugurazione dei servizi e la presentazione al pubblico delle novità è in programma per lunedì 9 gennaio alle ore 16 nella sede di via Gramsci. Parteciperà anche l'assessore al welfare di regione Lombardia, Guido Bertolaso.

 

Iniziale riorganizzazione

L'intenzione, in linea con quanto previsto dalla riforma Moratti Fontana, è quella di realizzare sin da subito una piena integrazione con le unità di offerta sociosanitarie, a gestione pubblica e privata, presenti sul territorio. Verranno riorganizzati i servizi territoriali, garantendo ai cittadini punti unici di accesso. In particolare, l’attivazione riguarda i servizi che costituiscono il primo nucleo di attività della futura Casa della comunità: dal Punto unico di accesso (Pua) ai servizi di scelta e revoca e di raccordo con la medicina di base ed il servizio di continuità assistenziale (ex Guardia Medica), dal servizio sociale a quello di psicologia della comunità, dall’assistenza domiciliare integrata (Adi) alle funzioni previste per gli infermieri di famiglia e di comunità. Tali servizi, una volta riorganizzati, permetteranno di avviare il percorso di collaborazione e di co-progettazione di altre attività che in futuro troveranno collocazione appropriata e naturale luogo di confronto nella casa di comunità con i medici di base, la conferenza dei sindaci, i responsabili del piano di zona, Comunità sociale cremasca, gli enti gestori accreditati e gli enti di terzo settore attivi sul territorio. “Questo – precisa l'azienda – è solo il punto di partenza del percorso di costruzione della casa di comunità, che sarà pienamente realizzata, come da programma, dopo la ristrutturazione nel 2024”.

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