09-06-2015 ore 18:42 | Cronaca - Crema
di Stefano Zaninelli

Crema. Tree climbing, giardinaggio d’alta quota al Parco Bonaldi. La cura del verde pubblico tra arrampicata e potatura

Secondo la traduzione italiana sarebbero arrampicatori di alberi. In realtà non sono semplici scalatori: potano, sezionano, sfoltiscono gli alberi a decine di metri d’altezza, senza l’utilizzo di piattaforme. Corde, carrucole e tanta inventiva per immergersi in piccoli mondi verdi – tra rami e foglie – altrimenti irraggiungibili. Uno spettacolo, per certi versi, l’intervento della squadra di tree climber oggi in azione al parco Bonaldi, per un intervento di rimonda del secco.

 

Percorsi di formazione

Tra loro c’è chi sugli alberi c’è cresciuto e chi, invece, è salito per necessità. “Non immaginavamo di poter fare questo lavoro anche in Italia – spiega Marco Bragonzi, referente del progetto curato dal vivaio Bragonzi di Castelleone – ci siamo arrivati dopo aver seguito i corsi ed esserci formati: in Italia la professione è regolata dalla legge per i lavori in quota, anche per quanto concerne il lavoro sugli alberi, per il quale è previsto il conseguimento del patentino”.

 

Parco Bonaldi, un intervento di tree climbing (foto ©  Marco Garbini)

Giardinieri ed atleti

Giardinieri d’alta quota, ma anche arboricoltori, “noi siamo dalla parte delle piante – prosegue Bragonzi – il tree climbing è il mezzo, non il fine. Il problema attuale è che la maggior parte degli addetti ai lavori sa arrampicare ma non potare: in altre parole, è più facile trovare un atleta che non un giardiniere, anche perché mentre l’arrampicatore ha un riconoscimento professionale, giardiniere lo può diventare praticamente chiunque aprendo la ditta”.

 

Esempio italiano

Con la formazione e la pratica (esistono corsi specifici, come quelli di Formazione 3T) anche il lavoro cambia: “potare da dentro ti permettere di leggere l'albero, di viverne la struttura e scoprirne lo sviluppo e in qualche modo anche la biografia. È un sistema diverso di lavorare perché capisci il senso profondo di ogni manovra e di ogni tecnica che utilizzi. Durante la mattinata abbiamo lavorato su una quercia secolare, ma abbiamo notato molti alberi che una storia importante. È bello trovare parchi che non siano stati capitozzati – conclude Bragonzi – significa che agli alberi è stata data importanza: questo parco è un bell’esempio per l’Italia”.