L’attività didattica allo Sraffa-Marazzi prosegue a distanza. La dirigente Roberta Di Paolantonio spiega che “i docenti hanno subito accettato la sfida di utilizzare gli strumenti digitali più adatti, piattaforme didattiche, canali Youtube, realizzando un modello innovativo di insegnamento e apprendimento che consentirà alle studentesse e agli studenti di non avere vuoti incolmabili nella preparazione”.
Virtuosa cura
“La presenza online dei docenti trasmette agli studenti la cosa più importante, l’esempio di virtuosa cura e di grande rispetto delle esigenze reciproche, ed in questi momenti di incertezza”. Proseguono anche le attività in modalità online del servizio di psicologia scolastica d’Istituto, ed attraverso le azioni di didattica a distanza, si riescono a raggiungere gran parte degli studenti. È circa del 30% la percentuale di assenti alle lezioni digitali, che si conta di poter recuperare lungo il percorso. “La maggior parte degli studenti si applica con l’uso di smartphone, perché purtroppo molte famiglie non hanno pc fissi o portatili a casa, ed alcuni studenti hanno una connettività limitata. Aspettiamo le risorse ministeriali per procedere all’acquisto dei device da dare in comodato d’uso agli studenti”, conclude la dirigente.
Le valutazioni
In queste ore si stanno completando le videoconferenze con i docenti delle classi, per gli adempimenti relativi alle valutazioni infraquadrimestrali e qualche settimana fa si è svolta nella stessa modalità, la riunione del collegio dei docenti: “Nei momenti difficili emerge la stoffa e il tipo di persona che si è veramente – concluda la preside, esprimendo un sincero ringraziamento a tutti i docenti ed a tutti i collaboratori – solo insieme si superano questi momenti di crisi, duri quanto inattesi. In fondo siete anche voi eroi in questa guerra silenziosa che colpisce tutti. Tutti hanno le preoccupazioni della gente comune, molti di noi hanno avuto lutti, ma non ho sentito un lamento. Si continua a lavorare per la tenuta quotidiana e per il futuro dei nostri giovani”.