09-04-2015 ore 15:04 | Cronaca - Crema
di Gianni Carrolli

Crema, restauro dell’ex corpo di guardia. Agazzi:"il Comune non c'entra, inaccettabili le marchette dell'assessore"

“In riferimento al pressappochismo, nella migliore delle ipotesi, della giunta Piloni-Bonaldi, non mi stupisco più di nulla. Tuttavia, non si può lasciar correre il fatto che l'assessore alla Pianificazione Territoriale, Matteo Piloni, si renda protagonista di quella che ha tutta l'aria di essere un'autentica “marchetta” a un'operazione di privati, avente legittimamente scopo di lucro”. Così Antonio Agazzi, capogruppo di Servire il cittadino, in merito ai lavori di restauro dell’ex corpo di guardia.

 

Non è una collaborazione

“Leggo resoconti mediatici – prosegue Agazzi – in cui Piloni elogia il recupero in atto come esempio di collaborazione pubblico-privato. In che senso? Come gli stessi articoli precisano, l'edificio in questione non è più del Comune di Crema, essendo stato dallo stesso alienato. È l'acquirente, un privato, a restaurarlo e lo fa con l'intento di affittarlo a un istituto di credito, inquilino appetibili in quanto pagatore sicuro. Quindi non è una collaborazione pubblico-privato; il Comune non c'entra più, ha venduto l'ex corpo di guardia per fare cassa; trattasi di legittima operazione privatissima, messa in atto a fini di lucro”.

 

Le marchette

“Che l'assessore faccia “marchette” a qualsivoglia privato è inaccettabile. Un assessore dovrebbe essere e apparire equidistante da tutti gli operatori. La smania di guadagnare ribalte, di far credere a lettori poco accorti che l’amministrazione starebbe facendo qualcosa, starebbe per esempio risanando una “ferita” aperta nel centro cittadino, porta a simili scivoloni amministratori cui, evidentemente, manca l'Abc".

 

Stare a galla

“La vendita ai privati dell'ex corpo di guardia non è un successo ma una sconfitta per la pubblica amministrazione, che non è riuscita a recuperarlo e a trattenerlo nel patrimonio comunale e che per vedere risanato un bene del proprio centro storico ha dovuto fare un passo indietro, vendendolo. L'ex corpo di guardia, ora, non è più della collettività ma farà la fortuna del privato che si è potuto permettere l'investimento. Che si facciano conferenze stampa per contrabbandare come vittoria, come medaglia da appuntarsi, una sconfitta del pubblico lascia basiti: cosa non si fa nel goffo tentativo di stare a galla".