07-12-2021 ore 20:38 | Cronaca - Crema
di Sara Valle

Anffas Crema, la casa di 'Io abito' apre le porte: l'inaugurazione sabato 11 dicembre

L’albero di Natale acceso, il presepe addobbato a dovere, il caffè quasi pronto. Io abito, la residenza di Anffas Crema per la vita indipendente di persone con disabilità situata in viale Santa Maria della Croce è pronta a presentarsi alla città. La sua inaugurazione, fissata per sabato 11 dicembre dalle ore 14.30 alle ore 18.30, chiude i festeggiamenti organizzati dalla sede cremasca per il cinquantesimo anno di fondazione. È stata pensata come un evento ristretto, rivolto a soci, famiglie, imprese, sostenitori, istituzioni. Per garantire un'ampia condivisione di questo traguardo l'associazione oggi ha mostrato la casa in anteprima alla stampa. Quattro camere da letto, doppi servizi accessibili ed un ambiente unico adibito a salotto e cucina: questa è la casa pensata da Anffas per strutturare i progetti di vita indipendente coordinati da Barbara Bergamaschi. Ad oggi la casa è abitata stabilmente da una persona, ma sono già avviati alcuni progetti di parziale domiciliarità, unitamente a percorsi di palestra di vita il più possibile autonoma. Può ospitare fino a cinque persone con disabilità plurime, seguite da un'assistente familiare sempre presente.

 

Vita indipendente

Il progetto dà attuazione al diritto alla vita indipendente statuito dall’articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e fornisce una soluzione alla delicata tematica del Dopo di noi, disciplinata dalla legge 112/2016. Realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo, la casa è un esempio concreto di sinergia e di impegno comunitario fattivo da parte di istituzioni, famiglie, soci, donatori, ditte e professionisti vari: ciascuno con generosità ha messo a disposizione risorse a diversi livelli, concorrendo a riconoscere dignità al diritto all’autodeterminazione propria di ogni essere umano. “L’obiettivo – spiega la pedagogista Barbara Bergamaschi– è abbattere qualsiasi barriera, non solo architettonica. Fare in modo che ciascuno possa essere ascoltato e valorizzato. Possa decidere dove e con chi vivere”.

 

Legami con il territorio

I progetti di vita strutturati sono individualizzati e personalizzati, “ma l'intento comune – continua Bergamaschi – è quello di abbattere il pregiudizio. Miriamo non solo a favorire le relazioni all'interno della casa, ma anche al sorgere di legami fattivi con il territorio, affinché ciascuno possa sentirsi parte attiva di una città”. L'inaugurazione, come anticipato, si terrà sabato 11 dicembre in forma ristretta. “Il progetto è ancora in fase di avvio e vogliamo che sia prima di tutto chiaro nei suoi intenti proprio alle famiglie delle persone con disabilità. Questa casa è un’opportunità per tutte le persone che l’abiteranno. Un’occasione per costruire un percorso individualizzato e personalizzato, che consentirà a ciascuno di vivere la propria città, il proprio contesto di appartenenza” conclude la presidente di Anffas Crema aps Daniela Martinenghi.

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