07-10-2017 ore 19:12 | Cronaca - Crema
di Andrea Baruffi

Crema. Cure palliative, integrazione dei servizi. Esperienze e percorsi a confronto

Aumentare il coordinamento e l’integrazione dei servizi offerti dalla rete delle cure palliative: dall’assistenza domiciliare a quella ambulatoriale, dal day hospital all’hospice. Questo l’obiettivo del convegno promosso oggi dall’unità operativa di cure palliative dell’Ospedale Maggiore di Crema. Indirizzato agli operatori sanitari, si è svolto presso l’università di Crema. Durante le due sessioni sono stati illustrati i percorsi specifici attuati in Lombardia e presentate le esperienze organizzative - adottate dalle Aziende socio sanitarie di Mantova, Lodi e Crema – e gli approcci tecnici e relazionali. Particolare cura all’attenzione al sostegno di pazienti e familiari, al trattamento delle persone dializzate o affette da sclerosi laterale amiotrofica.

 

Fare rete tra realtà

Concordi i relatori sulla “centralità della persona. Nel percorso di assistenza non deve essere considerata come portatore di una patologia ma un individuo con i propri sentimenti, conoscenze e credenze, in relazione al proprio stato di salute”. Il presidente dell’associazione cremasca cure palliative Alfio Privitera, Ermete Aiello, ha sottolineato “l’impegno dei volontari e il ruolo di collegamento svolto tra l’Ospedale e la Fondazione benefattori cremaschi”. L’importanza di “fare rete” tra le realtà del territorio è stata ribadita dal sindaco Stefania Bonaldi: “ogni giorno operatori e volontari accompagnano con competenza e discrezione i malati, garantendo conforto e supporto”. Durante la giornata si sono succedute le relazioni degli operatori del teritorio e delle realtà regionali.  

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