07-06-2025 ore 16:32 | Cronaca - Romano di Lombardia
di Rebecca Ronchi

Parco del Serio, i primi 40 anni: “Conservazione, sviluppo e collaborazione con gli agricoltori”

L’orto botanico Longhi di Romano di Lombardia ha ospitato l’inizio delle celebrazioni per i 40 anni del Parco regionale del Serio. Fino a dicembre saranno coinvolti tutti i 28 comuni che ne fanno parte, comprese le province di Bergamo e Cremona. Per l’assessore regionale al territorio e ai sistemi verdi, Gianluca Comazzi, “i parchi devono essere visti come un’opportunità e non un vincolo”. Ha ricordato il recente progetto di legge regionale sulla transizione energetica, che tra l’altro dovrebbe individuare le aree idonee per l’istallazione di impianti fotovoltaici e agrivoltaici in Lombardia, nell’ambito del processo di decarbonizzazione chiesto dalle normative europee: “Noi dovremo produrre da energie rinnovabili, ma io mi sono battuto per difendere i territori delle province che, come queste di Bergamo e Cremona hanno una vocazione agricola, e lo faccio anche se vengo da Milano”.

 

Sviluppo e conservazione

Il presidente del Parco del Serio, Basilio Monaci ha citato il binomio conservazione e sviluppo sostenibile, così come l’esortazione alla collaborazione con gli agricoltori, perché “il nostro è un Parco agricolo e dall’agricoltura dipende la ricchezze del territorio”. Secco il rifiuto alla previsione di pannelli solari a terra: “Per noi, il Parco deve essere un luogo di benessere per le generazioni future, ma abbiamo solo 7 dipendenti, ed il lavoro cui far fronte è tantissimo sui 50 km di territorio di nostra competenza. Abbiamo bisogno di guardie ecologiche e delle associazioni”.

 

Passi da gigante

Della storia di comunità e della vita in simbiosi dei comuni, delle relazioni e del modello di tutela dell’ecosistema ha parlato il sindaco di Caravaggio, Claudio Bolandrini, mentre il coordinatore di Federparchi Lombardia ha evidenziato come 43 anni fa regione Lombardia con un suo provvedimento normativo ha consentito una pianificazione delle aree vaste più coerente con le sfide dei territori, prevedendo a differenza di altre regioni anche una governance dei Parchi legata agli stessi territori e non calata dall’alto. Il primo presidente del Parco del Serio, Giacomo Anfuso ha evidenziato i passi da gigante compiuti ed avanzato due richieste: intervenire sull’erosione delle sponde del fiume, soprattutto nella zona di Ghisalba e la necessità di “ricominciare a pulire l’alveo del fiume”, per affrontare il problema delle piene e del materiale poi scaricato a valle. In chiusura la direttrice Laura Comandulli ha analizzato aspetti legati all’evoluzione normativa, alla storia, alle realizzazioni che il Parco del Serio ha fatto nel territorio di sua competenza: “Abbiamo stimato che dal 1999 ad oggi, nelle varie iniziative che abbiamo fatto, abbiamo distribuito nel territorio 115 mila piante di vario genere”.

 

Il futuro

Quanto al futuro, degno di nota, grazie alla collaborazione con Aipo e Università di Padova, lo studio sul dissesto idrogeologico che interessa l’area del Serio e, con riferimento ai due territori, per l’area bergamasca, l’obiettivo in sinergia con i sindaci, di creare un nuovo Centro Parco, senza dimenticare gli interventi legati alla ciclovia Milano-Monaco di Baviera; per l’area cremasca l’inaugurazione di “Una ciclabile per tutti”, percorso che in lato destro del fiume, permette alle persone con difficoltà motorie di spostarsi agevolmente.