07-06-2018 ore 15:26 | Cronaca - Casale Cremasco
di redazione

Torneo di Casale, un compagno di squadra: ‘l’arbitro non ha ricevuto nessun pugno’

“Buongiorno direttore, sono un compagno di squadra ed ho assistito alla scena in questione e, visto l'articolo pubblicato ieri, volevo raccontare l'altro punto di vista, spesso ignorato”. Così si apre una lettera al giornale, firmata, in merito “all’aggressione dell’arbitro” a Casale Cremasco.

 

Una manata di striscio”

“L'incontro – spiega C.M. - non è stato sospeso dall'arbitro come riporta l'articolo, infatti è finito regolarmente. L'arbitro non è stato colpito ripetutamente con pugni al capo, in quanto a seguito di uno strattone abbiamo allontanato il nostro giocatore, portandolo negli spogliatoi. Nella ressa che si era creata il giocatore ha raggiunto l'arbitro con una manata di striscio, non assolutamente un pugno, né colpito ripetutamente alla testa con pugni, come riporta l'articolo”.

 

L’esagerazione”

“L'arbitro non è rientrato negli spogliatoi come riporta l'articolo, ma si è fermato sul campo a discutere con il giocatore. L'arbitro ha preferito non ricorrere alle visite mediche perché non erano assolutamente necessarie dopo degli strattoni. Il titolo "prende a pugni l'arbitro", è un'esagerazione ed un falso, per quanto riportato prima al punto”.

 

Ogni violenza va condannata”

“Il giovane si era allontanato, scritto in neretto, lascia adito a pensare che sia scappato, cosa assolutamente falsa. Noi come squadra e io stesso come singolo prendiamo le distanze dal gesto del nostro compagno, essendo una violenza inutile e come ogni tipo di violenza va condannata, sai chiaro questo. Volevo però raccontare un tipo di verità, spesso non detta e trascurata. Inoltre reputo che l'articolo riporti una serie di esagerazioni, non so se imputabili a chi ha rilasciato le dichiarazioni (arbitro, carabinieri o chiunque altro) o al giornalista che ha redatto l'articolo”. Ovviamente se di “esagerazioni” si tratta, non sono imputabili al giornalista, che ha riportato i fatti così come sono stati documentati da una nota ufficiale dei carabinieri.

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