06-10-2022 ore 11:31 | Cronaca - Crema
di Gloria Giavaldi

Erasmus. Sraffa, il tirocinio lavorativo in Galizia è l'occasione per 'confrontarsi e arricchirsi'

Un'estate in Galizia per un tirocinio lavorativo all'estero in un negozio di ottica, in un'associazione di promozione turistica, in un bar ristorante e in una pizzeria. È l'esperienza di mobilità Erasmus, che hanno vissuto Federico Benatti, Gabriele Certo, Loris Cirinesi, Ikram Serhir, Raffaella Ceselli e Fiorela Prengezay, studenti dell'isituto Sraffa degli indirizzi professionali enogastronomico e ottico e dell’indirizzo tecnico turistico. Hanno colto l’opportunità offerta agli studenti delle classi quarte dello scorso anno, partecipando e risultando selezionati assieme ad altri studenti lombardi. Il soggiorno ha avuto una durata compresa tra i 21 e i 35 giorni, tra i mesi di luglio e agosto. Precisamente si trovavano a Coruña, nel nord della penisola iberica Nel loro personale report, i sei studenti, ora frequentanti la classe quinta, sottolineano l’alto valore formativo dell’esperienza, che li ha visti condividere la quotidianità in contesti lavorativi, in un paese estero e con coetanei stranieri.

 

Impressioni

“Rispetto ad altre precedenti esperienze di Pcto in Italia, in Spagna ho avuto la possibilità di utilizzare nuove strumentazioni e verificare come il settore dell’ottica sia molto sviluppato, nonostante i prezzi di vendita più alti rispetto all’Italia”, dice Ikram Serhir. Per Raffaella e Fiorela dell’indirizzo tecnico turistico, si è trattato di un impegno legato principalmente alla predisposizione di itinerari turistici, con qualche particolarità rispetto alla realtà italiana: “In Galizia abbiamo notato come le guide turistiche a seconda dell’itinerario, volta per volta, utilizzavano abbigliamenti a tema, rendendo la proposta turistica ancor più interessante per i visitatori”, osservano entrambe. I ragazzi dell’enogastronomico hanno invece riscontrato più tranquillità, sia nell’orario e nei ritmi di lavoro, sia nelle modalità del servizio: “qui in Italia in questo settore si corre troppo, lì invece sono più tranquilli”, commentano Federico, Gabriele e Loris.

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