06-09-2022 ore 09:54 | Cronaca - Pavia
di Riccardo Cremonesi

‘Ndrangheta, operazione Metropoli: 13 persone in stato di fermo, due attività sotto sequestro

Tredici persone si trovano in stato di fermo nell’ambito dell’operazione Metropoli-Hidden economy. Secondo i finanzieri dei comandi provinciali di Pavia e Milano ed i militari dello Scico di Roma che stanno dando esecuzione a provvedimenti della Procura della Repubblica di Milano, appartengono “ad un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, intestazione fittizia di beni, detenzione e porto illegali di armi”. Inoltre due attività imprenditoriali sono sotto sequestro preventivo d’urgenza.

 

ndrangheta

L’indagine è stata coordinata dalla Dda milanese e condotta dai nuclei di polizia economico-finanziaria di Milano e Pavia, col supporto del servizio centrale investigazione criminalità organizzata di Roma. Le persone fermate sarebbero dedite, a vario titolo, “al traffico di cocaina, hashish e marijuana e all’intestazione fittizia di beni. Al vertice il figlio dello storico esponente di un sodalizio di ‘ndrangheta del quartiere Comasina di Milano”.

 

Armi da guerra

Gli inquirenti hanno “ricostruito i flussi di danaro” e rilevato che “una carrozzeria è stata utilizzata dagli indagati anche per la riparazione di auto”, causando un danno a vari istituti assicurativi, mentre un negozio di articoli sportivi con sede in provincia di Milano e formalmente intestati a terze persone, fossero in realtà riconducibili all’indagato principale. Veniamo agli stupefacenti: sono stati effettuati sequestri anche in Svizzera ed accertate “estorsioni nei confronti dei clienti morosi”. Particolarmente inquietante il “traffico di armi, anche da guerra, quali mitragliatori Kalashnikov riforniti da cellule calabresi e balcaniche”. Sono in corso perquisizioni su tutto il territorio regionale con il supporto di altri reparti e di mezzi aerei della Guardia di Finanza.

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