06-08-2022 ore 20:25 | Cronaca - Cremasco
di Denise Nosotti

Chieve - Capergnanica, possibile proroga a ottobre della riapertura della provinciale 62

Come già annunciato in un nostro precedente articolo, è stata prorogata, fino a venerdì 2 settembre, la chiusura al traffico della provinciale 62 che collega Capergnanica con Chieve. La circolazione tra i due paesi è sospesa per permettere i lavori di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, la riqualificazione della strada e la realizzazione della pista ciclopedonale. Questo ha creato malcontento tra gli abitanti dei due paesi, soprattutto a Capergnanica, per il traffico pesante che necessariamente deve transitare in centro per poter raggiungere la zona industriale.

 

Bettinelli fa il punto

Su questo argomento abbiamo sentito i due sindaci: Davide Bettinelli (Chieve) e Alex Severgnini (Capergnanica). “Non c’è alternativa - dichiara Bettinelli - la strada è completamente chiusa e da una parte o dall’altra i veicoli devono pur passare. Bisogna solo portare pazienza. Il disagio è innegabile, tuttavia si tratta di un’arteria altamente trafficata che andava allargata per metterla in sicurezza soprattutto in inverno. I lavori, che vengono gestiti dalla provincia di Cremona, prevedono, oltre all’allargamento della carreggiata, anche la rotatoria sulla Chieve - Montodine e la pista ciclo -pedonale che porta a Capergnanica. Di competenza del comune di Chieve - precisa il sindaco - sono 400 metri di strada, per 500 mila euro di spesa finanziata dal ministero dell’interno”.

 

La situazione di Capergnanica

Il tratto più lungo appartiene al comune di Capergnanica. Anche il sindaco Severgnini invita a “Mantenere la calma. Non si può far nulla se non attendere la fine dei lavori. Dopo il tratto di Chieve, il cui termine potrebbe prorogarsi addirittura a fine ottobre secondo le previsioni del sindaco, sarà il turno di Capergnanica. “E’ un intervento importante. data la complessità non era possibile fare un senso alternato”. In totale, il costo dell’opera potrebbe superare il milione e 200 mila euro dato il crescente aumento dei prezzi delle materie prime.

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