06-06-2025 ore 09:46 | Cronaca - Agnadello
di Riccardo Cremonesi

‘Pericolo per l’ordine e la sicurezza’, il questore chiude un locale di Agnadello una settimana

I carabinieri di Rivolta d’Adda hanno notificato al titolare di un esercizio pubblico di Agnadello un provvedimento di chiusura del suo locale per sette giorni, “con sospensione delle autorizzazioni relative al pubblico esercizio, in quanto divenuto fattore di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica”. Come spiega il tenente colonnello Girardi “il provvedimento segue i controlli eseguiti negli ultimi mesi nel corso dei quali i carabinieri hanno acclarato che il locale era diventato frequente luogo di ritrovo di avventori gravati da precedenti di polizia e pregiudicati che, in diverse occasioni, avevano reso necessario l’intervento delle pattuglie dell’Arma per riportare l’ordine per schiamazzi notturni, disturbo alla quiete pubblica, molestie ed altro”.

 

Molestie e lesioni

“Polo di attrazione di persone pericolose, dedite all’abuso smodato di alcol ed inclini a comportamenti irrispettosi – prosegue Girardi - aveva creato non poca preoccupazione e disagio tra i residenti della zona. Più volte i clienti avevano disturbato i cittadini ed erano potenziale fonte di disordini e pericolo per l’incolumità pubblica”. Lo scorso febbraio una ragazza aveva richiesto l’intervento dei carabinieri perché “aveva subito, in maniera prolungata, prima molestie e poi delle lesioni da parte di un uomo in stato di ubriachezza, risultato avere precedenti di polizia a carico”.

 

L’intervento del questore

La ragazza era stata all’inizio “molestata e offesa ripetutamente, infine era stata colpita con una bottiglia e con calci e pugni, subendo delle lesioni per alcuni giorni di prognosi. La gravità della situazione ha portato il questore ad emettere un decreto di sospensione di tutte le autorizzazioni in possesso dell’esercizio pubblico”. L’obiettivo è quello di “impedire il ripetersi dei comportamenti illeciti o molesti” e di “ripristinare l’ordine e la sicurezza e le condizioni di legalità e di civile convivenza”. La mattina di mercoledì 4 giugno i militari si sono presentati nel locale e hanno notificato il provvedimento, costringendo il titolare ad abbassare le serrande.