06-04-2013 ore 12:05 | Cronaca - Crema
di Andrea Galvani

'Affaire' Inzoli, a giorni la sentenza definitiva. Dimesso dallo stato clericale, a febbraio aveva presentato ricorso contro la sentenza della Congregazione della dottrina della fede

E' attesa nei prossimi giorni la sentenza definitiva sul caso di Mauro Inzoli. Lo scorso dicembre la Congregazione della dottrina della fede del Vaticano ha disposto le dimissioni dallo stato clericale per il monsignore cremasco, parroco di Ss. Trinità fino al 2010. Un provvedimento gravissimo, che secondo il canone 1720 del Codice di Diritto Canonico riguarda casi specifici: profanazione dell’eucaristia, attentato al Pontefice, abusi sessuali su minori, assoluzione del complice, induzione ad atti turpi in confessionale.

Sentenza inappellabile
All'inizio della prossima settimana scadranno i termini del ricorso che Inzoli ha presentato lo scorso 8 febbraio. Secondo la procedura canonica, il vescovo della diocesi di Crema, monsignor Oscar Cantoni avrà il compito di recepire le indicazioni appositamente fornite dalla Congregazione per la Dottrina della Fede e stilare personalmente il decreto, che dovrà poi obbligatoriamente essere reso pubblico. Questa grado della sentenza è inappellabile.

Il comunicato ufficiale della Diocesi di Crema
Lo scorso dicembre, la notizia del provvedimento Vaticano venne resa pubblica con la pubblicazione di una nota sul sito internet della Diocesi: "In data 9 dicembre 2012 il Vescovo di Crema ha emesso un decreto, su mandato della Congregazione per la Dottrina della Fede (Santa Sede), che dispone la dimissione dallo stato clericale del rev.do Monsignor Mauro Inzoli al termine di un procedimento canonico. La pena è sospesa in attesa del secondo grado di giudizio. Ogni altra informazione in merito al provvedimento di cui sopra è riservata all’autorità della Congregazione per la Dottrina della Fede".

Da Torlino alla presidenza del Banco Alimentare
Nato a Torlino Vimercati nel 1950, Mauro Inzoli è prete dal 26 giugno del 1976, anno in cui riceve il primo incarico come coadiutore a Monte Cremasco, dove rimane fino al 1981. Tra il 1978 ed il 1982 è insegnante presso il seminario vescovile di Crema, dal 1981 al 1988 è vicario parrocchiale di Casale Cremasco. Dal 1988 al 1992 è rettore dell'istituto Santa Dorotea di Napoli, nel 1991, per un anno, riceve l'incarico di cappellano di Ricengo e Bottaiano, prima di approdare come parroco a Crema, alla Santissima Trinità di via XX Settembre, che lascerà il 3 ottobre del 2010. Laureato in filosofia con licenza in teologia, in questi anni ha allineato l’impegno diocesano, quello culturale come rettore del Liceo linguistico di Crema e quello sociale nazionale come presidente del Banco Alimentare e dell'associazione Fraternità.
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