05-05-2020 ore 20:35 | Cronaca - Crema
di Claudia Cerioli

Crema. Rientro in classe, molte ipotesi e poche certezze. Intervista a Pietro Bacecchi

Cosa cambia per la scuola nella fase due dell’emergenza Coronavirus? “Poco”, spiega Pietro Bacecchi, dirigente dell’Istituto comprensivo Crema 2: “Continueranno la didattica a distanza per quanto riguarda insegnanti e alunni, il lavoro o la disponibilità da remoto degli assistenti amministrativi (in presenza per indifferibili urgenze). Saranno esentati dal servizio i collaboratori scolastici, se non nei casi si renda necessaria la loro presenza, secondo turnazioni. Proseguirà l’azione di coordinamento generale nel caso mio e della mia direttrice amministrativa. Saremo presenti a scuola per garantire continuità di servizio per gli utenti”. È possibile che all'inizio dell'anno scolastico 2020/21 la didattica a distanza trovi ancora un suo spazio, anche se personalmente mi piacerebbe che ritornassero come note dominanti la prossimità delle relazioni, l'empatia, la vicinanza emotiva, che in questi mesi hanno dovuto in parte cedere il passo alla informalità della trasmissione didattica tout court, nonostante gli enormi sforzi degli insegnanti di tenere vivo e acceso il contatto con i ragazzi a livello psicologico ed emozionale”.

 

Il ritorno in classe

La vera sfida è il rientro a scuola. “Si parla di didattica mista, in parte secondo routine classiche, in parte a distanza, ma lo stesso Ministero nonché la task force incaricata di studiare la ripartenza non hanno ancora assunto decisioni; i problemi da affrontare sono molti, le pressioni sociali notevoli, il tema della sicurezza degli alunni di non facile organizzazione. I problemi che si presenteranno a settembre saranno numerosissimi, dal distanziamento sociale, difficile da assicurare, alla questione mascherine sì/mascherine no per i bambini, alla gestione dei momenti meno strutturati quali intervallo e mensa, alle lezioni di musica d'insieme che normalmente prevedono gruppi consistenti di ragazzi, alle lezioni di educazione fisica in palestra, alla necessità di differenziare le condizioni di contesto a seconda dell'età del target di riferimento, all'esigenza di conciliare la tutela della salute degli alunni con quella degli operatori scolastici”.

 

Licenza media e maturità

“Quest’anno la maturità si svolgerà con commissione interna e presidente esterno. Ci sarà una prova orale, probabilmente in presenza, anche se quest'ultima previsione è contestata da più parti. A determinare l'esito finale concorreranno il voto dell'orale stesso e il punteggio prodotto dalla considerazione del curriculum dello studente nel suo percorso nella scuola secondaria di secondo grado. L'esame conclusivo del primo ciclo di istruzione (comunemente licenza media) invece probabilmente non si terrà e l'alunno verrà valutato in sede di scrutinio finale, dopo aver presentato un elaborato, presumo, di taglio interdisciplinare. L'Ordinanza ministeriale non è ancora comunque stata emanata: sarà lì che verranno definiti ulteriori dettagli. Quello che ho detto varrà se non ci sarà rientro a scuola entro il 18 maggio, diversamente le previsioni sugli esami sono differenti. La ripresa in presenza entro quella data credo che sia da ritenersi ormai ben poco plausibile”.

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