04-11-2018 ore 20:19 | Cronaca - Crema
di Riccardo Cremonesi

Crema, 4 novembre. Bonaldi, "riconoscenza del sacrificio per tutelare i diritti di tutti"

Stamattina si sono svolte le celebrazioni della festa dell’Unità nazionale e delle Forze armate, in ricordo anche dei 100 anni della fine della Prima Guerra Mondiale. Alla presenza delle autorità militari e civili, dopo la deposizione delle corone d’alloro presso la lapide dei Caduti per l’Unità d’Italia in piazzale Rimembranze e piazza Duomo, il corteo si è recato presso la chiesa di san Bernardino in città dove il vescovo, monsignor Daniele Gianotti ha celebrato la messa dedicata ai caduti di tutte le guerre. Poi, come da tradizione presso l’Arciere di piazza Trento e Trieste, monumento dedicato ai 121 cremaschi morti nella Grande Guerra, l'alzabandiera, la deposizione della corona, il discorso del sindaco Stefania Bonaldi e la lettura del Bollettino della Vittoria, del generale Armando Diaz, la cerimonia si è conclusa nel teatro san Domenico dove si è svolta la premiazione del concorso "IV Novembre" dedicato agli studenti cremaschi.

 

Il rispetto di tutti

Come spiega il sindaco Bonaldi, "stamattina abbiamo festeggiato i 100 anni della fine della prima guerra mondiale, l'unità d'Italia così conseguita, e le Forze armate che di quella vittoria furono artefici. Abbiamo espresso riconoscenza e gratitudine alle Forze armate e, più in generale alle Forze dell'ordine, che si sono trasformate, quasi un paradosso, in forze di pace, all'estero nelle missioni umanitarie a garanzia dei diritti primari, e nel nostro Paese impegnate a respingere la violenza, nelle sue molteplici espressioni. Commemorare significa ricordare ed esprimere riconoscenza, ma anche comprendere che le cerimonie formali sono inutili, se non sono accompagnate da una conversione dei comportamenti verso ideali e gesti ispirati alla fratellanza, alla solidarietà, alla accoglienza, al rispetto dei diritti di tutti, senza distinzioni. Non solo le Forze armate e le Forze dell'ordine, ognuno di noi può fare molto per essere un costruttore di Pace. Con questo spirito abbiamo accolto e premiato i ragazzi e le ragazze che con le loro classi hanno partecipato al concorso per coltivare questa memoria e sensibilità".

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