Poco prima della mezzanotte del 2 novembre i carabinieri hanno arrestato due giovani di 20 e 21 anni con l’accusa di resistenza, minacce a pubblico ufficiale. Uno dei due è stato anche denunciato per danneggiamento aggravato. Come spiega il tenente colonnello Girardi “si tratta di un cittadino italiano e uno straniero con numerosi precedenti di polizia a carico e già sottoposti alla misura di prevenzione dell’avviso orale. Entrambi dovranno rispondere anche di oltraggio e rifiuto di indicazioni sull’identità personale, mentre il ventenne di favoreggiamento e false attestazioni”.
L’intervento a Soresina
I carabinieri di Castelverde sono stati inviati a Soresina “perché era stata segnalata per strada la presenza di un cane che creava pericolo alla circolazione stradale. I militari hanno trovato il cane, trattenuto da alcuni giovani e hanno richiesto l’intervento di personale specializzato per il recupero. Quando è arrivato l’addetto con il compito di verificare l’eventuale chip del cane e di accompagnarlo presso il canile, è arrivata sul posto un’auto con quattro persone a bordo. Uno di loro ha iniziato a parlare a voce alta con i giovani già presenti sul posto e il cane si è innervosito. Sceso dal veicolo si è avvicinato, facendo intendere di conoscerli molto bene”.
Le provocazioni
“Tenuto conto che l’animale si era agitato e aveva tentato di mordere l’addetto al recupero, i militari hanno chiesto al ventunenne di allontanarsi. Molto infastidito si è fatto avanti in maniera minacciosa, giungendo viso a viso con i militari e insultandoli pesantemente. La pattuglia ha chiesto rinforzi, ma il giovane ha continuato a provocarli anche ha scattato foto e fatto dei video ai militari. Allontanato dall’auto di servizio alla quale si era avvicinato in maniera minacciosa, ha provato a colpire i carabinieri senza riuscirci.
Sul cofano
“A quel punto – prosegue Girardi - anche il gruppo di giovani che teneva il cane ha iniziato a inveire contro i militari. Mentre i militari allontanavano il ventunenne, uno dei giovani ha approfittato di quel momento per saltare sul cofano dell’auto di servizio che è rimasto danneggiato. Fatto scendere, ha affrontato con insulti e minacce i carabinieri, permettendo all’amico di scappare”. Nel frattempo l’accalappiacani ha recuperato il cane. Sul posto sono arrivate altre tre pattuglie dei carabinieri ma quando i militari si sono avvicinati al ventenne, sono stati minacciati e spintonati per guadagnare la fuga. A quel punto è stato immobilizzato e ammanettato”.
In tribunale
Il ventunenne è stato rintracciato a breve distanza. “Quando ha visto le auto dei carabinieri ha provato ad allontanarsi in bicicletta, ma è stato raggiunto e bloccato. Si è nuovamente rifiutato di fornire le generalità e ha provato a strattonare e a colpire i militari, ma anche lui è stato bloccato e ammanettato”. Trasferiti in caserma a Cremona, sono stati identificati: “a loro carico numerosi precedenti di polizia e l’avviso orale. Arrestati per resistenza e minacce a pubblico ufficiale, sono stati denunciati per una serie di reati”. Trattenuti in camera di sicurezza, stamattina sono stati trasferiti in tribunale a Cremona. L’udienza si è conclusa con la convalida dell’arresto e il rinvio al dicembre del 2024. I due sono stati liberati.