È stato presentato stamattina il progetto Energia a Crema, promosso da Banco dell'energia con il contributo di Fondazione Lgh e del comune. Gestito dalla Fondazione Caritas don Angelo Madeo, si svolge in collaborazione con Comunità sociale cremasca. L’incontro è stato presieduto dal sindaco Fabio Bergamaschi con l’assessore al welfare Anastasie Musumary, Silvia Pedrotti di Banco energia, Dino Martinazzoli consigliere di Fondazione Lgh, Claudio Dagheti direttore Caritas. Con loro anche Francesca Moruzzi responsabile servizi sociali del comune, oltre a Bruno Garatti e Massimo Zanzi di Consorzio informatica territorio.
Prima esperienza a Crema
La Fondazione Lgh ha fondato il banco energia per contrastare la povertà e aiutare persone e famiglie he si trovano in difficoltà a pagare le bollette a causa dei rincari. “Crema - come ha dichiarato Martinazzoli - soffre di un numero significativo di persone che versano in situazione di disagio economico. Il progetto Energia a Crema è uno dei cinque che stiamo finanziando per poter contribuire al benessere sociale. Lo stesso è stato intrapreso a Cremona, Pavia, Lodi e, da quest’anno, anche a Crema”.
Tutor per l’energia domestica
Fondazione Lgh ha stanziato 50 mila euro per l’iniziativa che intende alleviare i problemi economici di chi è in condizione di indigenza. "L’obiettivo è aiutare le famiglie vulnerabili a sostenere i costi delle bollette delle utenze. Non solo, saranno organizzati anche percorsi di educazione alla consapevolezza energetica: dall’utilizzo degli elettrodomestici ad alcuni accorgimenti in materia di risparmio come non aprire le finestre col riscaldamento acceso”. La Caritas diocesana avrà il ruolo di capofila e opererà in sinergia coi servizi sociali del comune per segnalare le persone e famiglie bisognose che verranno accompagnate nel percorso di sostegno alla povertà energetica. Saranno infatti individuati i cosiddetti tutor per l’energia domestica, in modo che le famiglie vulnerabili possano avere gli strumenti per ridurre i propri consumi energetici e diminuire i costi.
‘Rendere le persone consapevoli’
"Il progetto rappresenta un esempio concreto di come sia possibile coniugare interventi di immediato sostegno alle famiglie in difficoltà con un percorso educativo che mira a renderle protagoniste consapevoli delle proprie scelte energetiche". Per il sindaco Bergamaschi "non si tratta di semplice assistenzialismo, ma di un accompagnamento strutturato che punta a rafforzare le competenze e la capacità di gestione generando un impatto positivo e duraturo sulla qualità della vita. Questo approccio si inserisce nel quadro più ampio delle Comunità Energetiche Rinnovabili, che il comune di Crema sta promuovendo con convinzione. Le Cer non sono solo un'azione per la sostenibilità ambientale, ma rappresentano anche uno strumento di inclusione e coesione sociale, capace di creare comunità solidali e resilienti. Questo progetto, dunque, va letto come un tassello di una visione complessiva che mette al centro la persona, l’ambiente e la giustizia sociale".
Lavoro in rete
Per l’assessora Musumary “il tema della povertà energetica è una delle sfide sociali più urgenti del nostro tempo e colpisce in modo silenzioso ma devastante molte famiglie, anche nel nostro territorio. Come amministrazione comunale riteniamo fondamentale intervenire non solo con azioni immediate di sostegno, come il pagamento delle bollette, ma anche attraverso percorsi di formazione e consapevolezza che permettano alle persone di acquisire strumenti concreti per affrontare le difficoltà e migliorare la propria condizione abitativa ed economica. Ringrazio Banco dell’energia, Fondazione Lgh, Caritas e Comunità Sociale Cremasca per aver condiviso con noi questo progetto che rappresenta un modello virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, privati e terzo settore, con l’obiettivo comune di non lasciare indietro nessuno".