03-06-2019 ore 13:03 | Cronaca - Madignano
di Andrea Aiolfi

Un pomeriggio col Fai a Madignano: in bici tra l'arte contemporanea e la tradizione

Un pomeriggio molto particolare quello di questa domenica 2 giugno, il Fai di Crema ha offerto alla cittadinanza una duplice occasione per conoscere aspetti diversi della cultura e dell’arte del territorio, per la precisione di Madignano. Partiti da Crema in bicicletta, una quarantina di curiosi ha fatto tappa al Museo Molino di Sopra, museo della civiltà contadina e dell’attività molitoria, riprendendo poi il viaggio verso il centro del paese per visitare gli studi di due giovani artisti locali: Manuele Parati, ceramista e Margherita Martinelli, pittrice.

 

Il mulino, ricordo di un tempo che non c’è più

Posto sulla riva della Roggia Pallavicina, non lontano dalla stazione di Madignano, c’è uno dei pochi mulini ancora funzionanti d’Italia. Attivo fino agli anni settanta e divenuto di proprietà comunale, l’immobile è stato restaurato nel 1994 e oggi ospita un museo della civiltà contadina, ricco di attrezzi e mobili dei primi anni del novecento. Come spiegato da Eugenio Pisati, presidente della Pro Loco di Madignano, il lavoro dei volontari è fondamentale per mantenere lo stabile, il mulino è ancora perfettamente funzionante ed è importante raccontare come si viveva e si lavorava in questi luoghi, fondamentale a questo scopo è il lavoro svolto con le molte scolaresche del territorio, spesso in gita al museo.

 

Le ceramiche uniche

Prendendo ispirazione da un antico metodo di cottura della ceramica nato in Cina migliaia di anni fa, Manuele ha trovato uno stile proprio: la cottura ad alta temperatura (fino a 1300° C), la ricerca continua dei materiali migliori per una produzione il più naturale possibile e un abilissimo lavoro di modellazione creano tazze, bicchieri e vasi dall’aspetto antico e di ispirazione orientale. Ogni pezzo risulta avere sempre qualche particolarità rispetto agli altri, questo per la particolarità della cottura. A così alte temperature non è possibile controllare completamente la fiamma, nonostante tutti gli accorgimenti e le tecnologie a disposizione questo crea spesso effetti imprevisti, nel bene e nel male.

 

Margherita Martinelli, la ricerca della luce

La seconda parte del pomeriggio è stata dedicata alla scoperta degli studi di due artisti di Madignano Margherita Martinelli e Manuele Parati. Per entrambi, l’ispirazione per la loro arte arriva da lontano: dall’estremo oriente. Per Margherita, pittrice diplomata all’accademia di Brera, è stato il primo viaggio Tokyo a darle la direzione da imprimere ai suoi quadri, l’attenzione per i colori e l’utilizzo di alcuni strumenti particolari, come i pennelli utilizzati per la scrittura degli ideogrammi, creano sulla tela paesaggi astratti ma riconoscibili allo stesso tempo. Ispirazione e tematiche cambiano molto in base al luogo in cui viene realizzato, vivendo a Milano e lavorando in un piccolo studio molto simile ad un ufficio, gli stimoli e le idee saranno molto differenti rispetto allo studio immerso nel verde, in una villa di Madignano.

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