03-06-2018 ore 17:10 | Cronaca - Dal cremasco
di Marilisa Cattaneo

Ortomercato di Milano. Lettera minatoria per l'ispettore cremasco Iose Giovanni Dioli

"Vado avanti per la mia strada, stiamo facendo un buon lavoro e ogni tanto possono succedere anche queste cose". Minimizza l'accaduto Iose Giovanni Dioli, al quale nei giorni scorsi è stata recapitata una lettera minatoria. Nella missiva, scritta con una calligrafia tremolante, si legge "I bastardi si castigano. Tocca a te". All'interno della busta anche un proiettile. L'ispettore della Sogemi, società che gestisce i mercati agroalimentari all'ingrosso di Milano, si occupa di "contrastare l'irregolarità lavorativa nell'ambito del facchinaggio e quando si toglie il pane di bocca a qualcuno può capitare di subire minacce".

 

La denuncia e le intimidazioni

I sospetti del cremasco "ricadono sull'attività svolta nei mesi passati". Interrogato dalla polizia di via Mecenate a Milano ha riferito di "alcuni episodi che si sono verificati" all'interno del padiglione di via Lombroso. "Purtroppo c'è qualcuno che si diverte a disturbare anche la mia famiglia. Continuo il mio lavoro senza indugio anche nel rispetto di quanto fatto negli ultimi tempi". Secondo Dioli "è stata fatta pulizia di chi non rispetta le regole e sarebbe un peccato gettare tutto al vento". Non è la prima volta che l'ispettore riceve minacce e intimidazioni; già nel 2007 gli era stata bruciata la porta di casa. Sulla vicenda indagano le forze dell'ordine. 

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